Tramviere Atm ha un malore e muore dopo aver pranzato con i colleghi, altri 5 intossicati. Il dolore della mamma: "Amava il suo lavoro"
La procura di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo del tramviere che aveva 50 anni, da 25 guidava i tram

Il conducente di Atm, 50 anni, si era sentito male subito dopo aver pranzato con i colleghi in un ristorante convenzionato con l’azienda.
Muore dopo il pranzo con i colleghi di Atm
MILANO - Il pranzo con i colleghi domenica in un ristorante convenzionato con Atm. La sera il malore, il primo ricovero all'ospedale di Melzo e poi le dimissioni. Quindi una nuova ricaduta che lo ha portato al decesso avvenuto in un letto del San Raffaele ieri, domenica 11 maggio. Il giorno della Festa della mamma. Una tragedia che ha colpito la comunità di Melzo dove Davide Teruzzi viveva con sua mamma, Emilia.
Il malore dopo il pranzo coi colleghi
Come raccontano i colleghi di Prima La Martesana, Davide domenica 4 maggio 2025 era di servizio sul suo tram di Atm, ditta per cui lavorava da 25 anni. Un lavoro, ma anche una passione per lui che da piccolo sognava di guidare i treni. Con la mensa chiusa, insieme ai colleghi si era recato a mangiare in uno dei ristoranti convenzionati, in zona Stazione Centrale. Un risotto e della frittura di pesce, poi il malore. Anche gli altri cinque colleghi stanno male e finiscono all'ospedale ma fortunatamente per loro la situazione si risolve al meglio e vengono presto dimessi.
La corsa all'ospedale di Melzo
Davide invece viene ricoverato all'ospedale Santa Maria delle Stelle di Melzo, dove rimane una notte per essere poi dimesso a seguito degli esami che, per i medici, non presentavano problematiche particolari.
Pochi giorni dopo, mercoledì, un nuovo malore ben più grave: un attacco cardiaco, e stavolta la corsa in ambulanza è stata al San Raffaele di Milano. Ma per lui non c'è stato niente da fare.
"Davidone", un uomo buono e apprezzato da tutti
Nella sua abitazione a Melzo, a pochi passi dal centro, resta la mamma, Emilia Cirillo, classe 1947, di cui l'uomo si prendeva cura specialmente dopo la morte del padre. Davide, per gli amici "Davidone" visto la statura e la corporatura era un uomo buono, sorridente, grande lavoratore e attento alle esigenze della famiglia.
"Me lo hanno portato via. Ha mangiato e adesso non c'è più. Come farò adesso?"
E' distrutta dal dolore la madre che non si capacita della tragedia occorsa. Al suo fianco l'altro figlio, più giovane, Marco che è stato chiamato dai Carabinieri per raccontare quanto accaduto nei giorni precedenti al decesso.
Il corpo di Davide Teruzzi è stato affidato al medico legale per l'autopsia, fondamentale per capire cosa abbia scatenato il malore iniziale e verificare quali fossero le eventuali connessioni con l'attacco cardiaco che lo ha colto mercoledì.