Terminata la cerimonia funebre di Silvio Berlusconi nel Duomo di Milano
Al termine della cerimonia funebre nella cattedrale prima, e poi ancora più fragoroso dalla piazza piena di persone, un lungo applauso ha accompagnato l'uscita del feretro
I funerali di Silvio Berlusconi sono iniziati alle 15 nel Duomo di Milano dopo che il feretro era partito dalla sua abitazione di Arcore e sono terminati pochi minuti fa. Le parole di monsignor Mario Delpini nell'omelia: "È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia".
Funerali Silvio Berlusconi: l'arrivo del feretro in Duomo
Tantissime le persone all'interno della chiesa e tante anche nella piazza dove sono stati allestiti due maxi schermi per consentire a tutti di seguire la funzione che è stata celebrata dall'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
Alla partenza della salma, davanti ai cancelli di Villa San Martino migliaia di persone che hanno voluto accompagnare l'ex premier verso l'ultimo viaggio. La salma è stata scortata fino in piazza Duomo a Milano, dove alle 15 sono iniziati i funerali di Stato celebrati dall'arcivescovo Mario Delpini e dal parroco di Arcore, don Giandomenico Colombo.
Chi sta partecipando ai funerali
Tra coloro che partecipano al funerale anche i presidenti di numerose società calcistiche, tra cui Steven Zhang (Inter), Urbano Cairo (Torino), Claudio Lotito (Lazio) e Aurelio De Laurentiis (Napoli). Anche il Monza, guidato dall'allenatore Raffaele Palladino, è già arrivato al gran completo. Non mancano poi le vecchie glorie del Milan come Fabio Capello e Arrigo Sacchi. Presenti poi molte altre personalità, come Flavio Briatore, Licia Ronzulli, Giovanni Toti, Flavio Tosi, Alessandro Sallusti, Michela Vittoria Brambilla, Lele Mora, Iva Zanicchi e il principe Emanuele Filiberto di Savoia.
Il mondo dello sport e del calcio
Presenti anche tantissimi rappresentanti del mondo delle sport e del calcio. Nel video l'arrivo in Duomo di Aurelio De Laurentiis, Claudio Lotito, Franco Carraro.
L'omelia di monsignor Mario Delpini
Le parole in chiusura dell’omelia dell’arcivescovo Mario Delpini poco fa in Duomo: “In questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”. L’arcivescovo ne ha tratteggiato alcuni caratteri a indicare il suo essere stato “un uomo”; “vivere, amare ed essere amato, essere contento”, ha detto, dedicando l’ultima parte dell’omelia al Berlusconi “uomo d’affari e politico”. “Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora”, ha detto in un passaggio dell’omelia.
E ancora: “Amare e desiderare di essere amato. Amare e cercare l’amore, come una promessa di vita, come una storia complicata, come una fedeltà compromessa”. E poi “essere contento e amare le feste. Godere il bello della vita”, ha detto in un passaggio dell'omelia Delpini, proseguendo, tra l’altro: “Essere contento di sé e stupirsi che gli altri non siano contenti. Essere contento delle cose buone, dei momenti belli, degli applausi della gente, degli elogi dei sostenitori”.
Delpini ha quindi tratteggiato il Berlusconi imprenditore e politico: “Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari. Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta.
Un lungo applauso ha accompagnato l'uscita del feretro dal Duomo
Le note del "Silenzio" hanno risuonato nella cattedrale del Duomo al termine della cerimonia funebre per Silvio Berlusconi. A seguire un lungo applauso. Quindi, l'arcivescovo Mario Delpini ha riportato anche il saluto del cardinale Zuppi, presidente della Cei. Il feretro di Silvio Berlusconi, accompagnato dal coro del "Salve Regina", ha percorso la navata del Duomo per uscire sul sagrato al termine della cerimonia funebre. Nella cattedrale prima, e poi ancora più fragoroso dalla piazza piena di persone, un lungo applauso ha accompagnato l'uscita.