L'ARRESTO

Tentato omicidio nel 2016 a Rozzano, preso dai carabinieri a Linate

L’uomo è giunto presso lo scalo aeroportuale scortato da personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia con un volo proveniente da Bruxelles in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso in data 03 luglio 2021 dall’Ufficio gip del Tribunale di Milano.

Tentato omicidio nel 2016 a Rozzano, preso dai carabinieri a Linate
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Tentato omicidio nel 2016 a Rozzano, preso dai carabinieri a Linate.

Tentato omicidio nel 2016 a Rozzano, preso dai carabinieri a Linate

ROZZANO - Nel pomeriggio del 28 ottobre 2021, presso l’aeroporto di Milano Linate, i carabinieri della Compagnia di Corsico hanno notificato ad un 38enne marocchino, residente in Belgio, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 27 luglio 2017 dall’Ufficio gip del Tribunale di Milano su richiesta del sostituto procuratore Luca Gaglio, poiché ritenuto responsabile di tentato omicidio doloso e porto abusivo di arma da sparo, a seguito di fatti accaduti a Rozzano il 25 settembre 2016.

La dinamica

L’uomo è giunto presso lo scalo aeroportuale scortato da personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia con un volo proveniente da Bruxelles in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso in data 03 luglio 2021 dall’Ufficio gip del Tribunale di Milano. Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte all’epoca dei fatti dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Corsico e da quelli della Tenenza di Rozzano che avevano permesso di accertare e documentare, mediante articolate indagini e testimonianze, il coinvolgimento dell’indagato nei gravi fatti accaduti la sera del 25 settembre 2016 all’esterno della discoteca “La dolce vita” di Rozzano, quando due soggetti, tutt’ora non identificati, unitamente al 38enne, si erano presentati presso il locale e avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di alcuni connazionali per motivi connessi a un regolamento di conti legato al traffico di cocaina. Per quanto accertato, il commando era giunto in Italia all’esclusivo scopo di regolare i conti con i debitori.

Il fermo

Nella circostanza era rimasto ferito, per errore, un buttafuori del locale notturno, un marocchino all’epoca 34enne, che, colpito al volto da uno dei proiettili, aveva riportato una ferita penetrante ​ con frattura mascellare giudicata guaribile in 30 giorni. Dagli accertamenti effettuati era emerso che l’uomo, in quella circostanza, aveva svolto la funzione di motivatore e istigatore del complice che aveva materialmente aperto il fuoco, allontanandosi subito dopo il delitto a bordo di un'auto. L’uomo, stabilmente residente in Belgio e noto alla polizia belga per soggiorno illegale, furto aggravato, delitti collegati al traffico di stupefacenti, falsificazione e lavoro nero, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore e successivamente sconterà la pena in quel Paese.

 

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