Tentata truffa del gas, questa volta hanno giocato la carta della guerra in Ucraina
Una donna si è presentata alla porta di un anziano residente a Trezzo sull'Adda sostenendo che il contratto di fornitura del gas sarebbe stato chiuso se non avesse pagato un contributo da 180 euro per sostenere la guerra in Ucraina.
Tentativo di sciacallaggio sulla guerra in Ucraina a Trezzo sull'Adda: una donna si è finta un'impiegata dell'azienda del gas per cercare di convincere un anziano a farsi dare 180 euro come contributo causato dal conflitto in corso. Il rischio, secondo la furfante, è che se non avesse pagato sarebbe stata interrotta la fornitura di metano all'interno dell'abitazione. Come riportano i colleghi di Prima Lamrtesana
Truffa del gas, chiesti 180 euro per l'Ucraina
I fatti risalirebbero a ieri, martedì 1 marzo 2022. Secondo una prima ricostruzione, l'anziano prima sarebbe stato contattato telefonicamente, per poi essere raggiunto al proprio domicilio. Nonostante le insistenze della truffatrice, l'uomo non si è fatto imbrogliare, non ha aperto la porta e non le ha consegnato la somma richiesta, preferendo contattare la Polizia Locale. I vigili stanno già effettuando gli accertamenti del caso per cercare di risalire all'identità della malintenzionata.
L'invito del Comune a non aprire la porta della propria abitazione
A Villa Appiani è quindi scattato l'allarme e l'invito ai cittadini a non aprire la porta della propria abitazione a nessuno. In caso di contatto con individui che avanzano queste richieste, il Comune ha raccomandato di chiudere la telefonata o, nel caso queste persone si presentino al domicilio, di contattare immediatamente le Forze dell'ordine (112 per i Carabinieri, numero verde 800-121910 per la Polizia Locale). Qualsiasi segnalazione fatta alle autorità competenti riguardante le caratteristiche fisiche di queste persone, come aspetto e vestiario, e dei loro mezzi di trasporto può essere fondamentale per risalire all'identità dei truffatori.