tentativo fermato

Subappalti mafiosi a Buccinasco bloccati da funzionaria del Comune e carabinieri

La responsabile del Settore Ambiente del Comune ha voluto vederci chiaro e prima che le due aziende subentrassero ha avvisato i carabinieri.

Subappalti mafiosi a Buccinasco bloccati da funzionaria del Comune e carabinieri
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La funzionaria comunale ha subito notato che qualcosa non quadrava nelle società che si erano offerte in subaffidamento per la fornitura di terra nel cantiere di Buccinasco Più ed ha allertato subito i carabinieri.

Il campanello d'allarme ha suonato subito a Buccinasco

BUCCINASCO – Un tentativo fermato grazie agli accertamenti. La responsabile del Settore Ambiente del Comune ha voluto vederci chiaro quando ha notato un passaggio di subappalti fumoso. Troppo anomali.

La funzionaria del Comune si è subito insospettita

E le anomalie e Buccinasco, città che ha sviluppato nel corso degli anni gli anticorpi, fanno scattare subito un campanello d'allarme. La funzionaria ha notato discrepanze, persino indirizzi errati delle società coinvolte dall'azienda Unieco, appaltatrice per il maxi lavoro di riempimento in Guido Rossa, per subappaltare gli interventi.

Un fumoso passaggio di subappalti

Le società riconducibili a Pietro Paolo Portolesi, originario di Platì e residente a Mesero, arrestato in seguito all'operazione della Dia, erano state contattate per intervenire sui riempimenti delle celle nel quartiere Buccinasco Più, in via Guido Rossa. Sono i terreni che vent'anni fa la 'ndrangheta dei Barbaro ha riempito di rifiuti, finalmente in corso di bonifica dopo anni di attese e inchieste.

Prima che le due aziende subentrassero ha avvisato i carabinieri

Ma appena prima che la Medi Opere e la Legnano Ecoter potessero subentrare nei lavori, la funzionaria del Comune ha condiviso i sospetti con i carabinieri di Buccinasco, guidati dal luogotenente Vincenzo Vullo, che ha approfondito. Il Comune, quindi, di fatto ha bloccato il passaggio, chiedendo verifiche e chiarimenti da parte dell'azienda appaltatrice.

I militari hanno subito avviato l'indagine

L'indagine ha chiarito come le aziende gestite da Portolesi (una anche a Corsico, la Dismantle), già condannato in via definitiva per associazione mafiosa, abbiano tentato (e in alcuni casi ci siano riusciti) di infilarsi nelle commesse pubbliche. Come? Grazie ad aziende che formalmente sono nella white list, gestite da prestanomi (parenti e amici di Portolesi), usate come schermo.

Anche per questo, riconoscere che qualcosa non andava non era così semplice. Proprio quegli anticorpi che ha sviluppato Buccinasco hanno consentito alla funzionaria e ai carabinieri della stazione, sotto la guida del luogotenente Vullo, di tenere un faro acceso. Esperienza, conoscenza del territorio, intuizione.

Pruiti sulla vicenda: "E' la vittoria dello Stato"

“Una giornata storica per Buccinasco – commenta il sindaco Rino Pruiti – è la vittoria dello Stato e di chi ogni giorno lavora con dedizione, competenza e alta professionalità. Come abbiamo letto sui giornali, due società riconducibili alla ‘ndrangheta hanno fatto offerte per la fornitura di terra nel cantiere di Buccinasco Più: ma a Buccinasco non hanno lavorato. I controlli approfonditi e attenti hanno impedito a queste aziende di lavorare per Buccinasco. Ringrazio a nome della nostra comunità Rossana Gnasso, responsabile del nostro Settore ambiente, Vincenzo Vullo, comandante dei carabinieri di Buccinasco e Domenico La Padula, alla guida della Compagnia dei carabinieri di Corsico.

I risultati positivi di un lavoro in sinergia

Questo conferma che il lavoro sinergico delle istituzioni è fondamentale. Un grande plauso alla Dda di Milano. Il nostro Comune – continua Pruiti – già da anni richiede ai fornitori la sottoscrizione del ‘Patto d’integrità’ che ci consente di controllare anche le società in subaffidamento, cioè le società a cui i titolari degli appalti affidano alcuni lavori, per attività soggette a infiltrazioni mafiose: un controllo strategico che abbiamo voluto anche se non obbligati dalla legge”.

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