Non si è limitato a rubare: ha anche immortalato il suo “colpo”. Ed è stato proprio quel gesto di vanità a tradirlo.
Si vantava del furto alla Palmas: ladro incastrato dalle foto sul cellulare
MILANO – Nel cellulare di Marwan Madani, 22 anni, cittadino algerino senza fissa dimora, gli agenti della Polizia ferroviaria hanno trovato la foto di una valigia appartenente a Giorgia Palmas, rubata tre giorni prima su un treno diretto da Milano a Roma.
Fermato dopo il furto di uno zaino nella stazione di Rogoredo
Il giovane è stato fermato nella mattinata di martedì 7 ottobre, nella stazione di Rogoredo, mentre cercava di fuggire dopo aver appena sottratto uno zaino con un computer portatile e altri oggetti del valore di circa 3mila euro a un passeggero. I poliziotti, dopo un breve inseguimento, lo hanno bloccato e perquisito: in tasca, oltre al bottino, aveva il cellulare che lo avrebbe poi incastrato. Lo zaino con tutto il suo contenuto è stato restituito alla malcapitata vittima.
La sorpresa arriva con il contollo del cellulare
Durante gli accertamenti, nella galleria fotografica del telefono è comparsa l’immagine della valigia sottratta a Giorgia Palmas il 4 ottobre, mentre la conduttrice viaggiava sul treno partito da Milano Centrale e diretto a Roma. Proprio lei, sui social, aveva raccontato di essere stata derubata da un uomo che, fingendo di sistemare un bagaglio sopra il suo sedile, aveva in realtà sostituito la sua valigia con una finta, per poi scendere rapidamente alla fermata di Rogoredo. “Spero che il ricavato del furto vada solo e soltanto in medicine per il ladro”, aveva commentato ironicamente la showgirl su Instagram.
Gli investigatori della Polfer, incrociando testimonianze e immagini di videosorveglianza, hanno confermato che quel sabato mattina il 22enne non era solo: con lui un complice che è riuscito a dileguarsi. Della valigia di Palmas, invece, nessuna traccia.
In carcere per una foto di troppo
Per Madani, già noto alle forze dell’ordine, sono scattate le manette per furto aggravato e ricettazione. Un’arresto arrivato non tanto per un errore, quanto per un selfie di troppo.