Si finge 14enne per adescare ragazzini online: arrestato 24enne
I poliziotti sono alla ricerca di altre vittime che abbiano subito minacce analoghe da questi finti profili social
Il 24enne arrestato si presentava ai minori come un ragazzo di 14 anni con il nome maschile di Mirko Agridi o come una ragazza di nome Rebecca Monti. Nella perquisizione scoperta un’ingente quantità di files audio, foto e video di natura pedopornografica che vanno dal luglio scorso a novembre.
24enne si finge minore per adescare ragazzini online: arrestato
RHO - Si fingeva 14enne per ottenere in chat sui social network video di autoerotismo da minorenni costretti a realizzarli prima sotto la minaccia di prima violenze nei confronti dei loro familiari e, poi, dell’invio di quelle immagini a loro conoscenti.
Adescava minorenni in chat
Per questa ragione la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha arrestato un italiano 24enne per la detenzione di materiale pornografico procurato e realizzato con minori. Gli agenti del Commissariato Rho Pero, nei giorni scorsi, hanno eseguito un decreto di perquisizione locale e personale e di ispezione di materiale informatico presso l’abitazione del 24enne a seguito delle denunce dei genitori di due ragazze di 13 anni.
Si presentava sui social sia con nickname femminile che maschile
Nell’ambito dell’attività investigativa e dall’esame delle comunicazioni intercorse, i poliziotti hanno individuato l'arrestato che si era presentato alle minori sia come Mirko Agridi, ragazzo di 14 anni che come una ragazza di nome Rebecca Monti.
La perquisizione: trovati file con materiale pedopornografico
I poliziotti, a seguito delle perquisizioni, hanno rinvenuti diversi telefoni cellulari e altro materiale informatico che è stato messo a disposizione degli agenti della Polizia Scientifica. Dalla prima ispezione telematica effettuata sul telefono cellulare del 24enne, è emersa un’ingente quantità di files audio, foto e video di natura pedopornografica e che alcuni di essi erano stati realizzati mediante l’utilizzo di un’applicazione capace di registrare lo schermo anche nel corso di conversazioni chat.
Le registrazioni salvate vanno dal luglio scorso a novembre e riguardano giovani presumibilmente di minore età, sia maschile che femminile. Per adescare i ragazzini il 24enne usava il nickname femminile mentre per approcciare le giovani ragazze usava l’identità maschile ed è stato appurato l’utilizzo di altri profili sui quali sono in corso ulteriori accertamenti dei poliziotti. I poliziotti sono alla ricerca di altre vittime che abbiano subito minacce analoghe da questi finti profili.