operazione di polizia

Sequestri per 750mila euro ad un 42enne di Corsico già condannato per truffa e spaccio

Tra i beni sequestrati, un immobile con box, un'auto, una società e un bar in via Molinetto di Lorenteggio.

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Sequestri per un totale di 750mila euro nei confronti di un 42enne di Corsico già condannato per truffa e spaccio. L'uomo ha già riportato in passato tre condanne definitive che gli hanno comportato altrettanti periodi di detenzione.

Sequestri per 750mila euro ad un 42enne di Corsico già accusato di truffa e spaccio

CORSICO - Nella giornata di lunedì 4 aprile la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di sequestro emesso nei confronti di Ivan Pagnin, 42enne milanese, residente a Corsico.

"Pericolosità sociale" del soggetto

Il profilo criminale dell'uomo, che ha indotto il Tribunale ad emettere il decreto di sequestro in questione, è connotato da un'elevata pericolosità sociale dettata dalle numerose denunce per reati lucro-genetici quali furti, truffe e soprattutto spaccio di sostanze stupefacenti, collegata a una presenza di redditi modesti e ad una correlazione temporale tra l'acquisto dei beni oggetto di proposta e la commissione di reati nel settore degli stupefacenti.

Durante l'esecuzione del sequestro effettuato dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, sono stati immessi nel possesso dell'amministratore giudiziario debitamente nominato dall'autorità giudiziaria beni mobili ed immobili quali un immobile con box sito a Corsico, la totalità delle quote, e relativo compendio aziendale, della società denominata "Caffè Orefici s.r.l.s." con unità locale a Corsico, un bar in via Molinetto di Lorenteggio, una autovettura Fiat 500 X, compendio aziendale della società, saldi attivi dei rapporti finanziari, bancari e postali sia personali che della società, gioielli e preziosi  per un valore complessivo dei beni si attesta a circa 750mila euro.

Già scontate tre condanne in passato

I.P., attivo fin dal 2004, nel traffico di sostanze stupefacenti, ha riportato tre condanne definitive che gli hanno comportato altrettanti periodi di detenzione. L'uomo ha, quindi, accumulato nel tempo un ingiustificato patrimonio, caratterizzato da una stretta contestualità tra i reati commessi e le acquisizioni dei beni che sono avvenute esattamente in corrispondenza alle sue manifestazioni di pericolosità sociale.

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