Schede telefoniche attivate con contratti fasulli: individuato il responsabile

Dopo un anno di indagini il truffatore è stato identificato.

Schede telefoniche attivate con contratti fasulli: individuato il responsabile
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Schede telefoniche attivate con contratti fasulli: individuato il responsabile.

Schede telefoniche attivate con contratti fasulli: individuato il responsabile

BINASCO – Le fatture superavano gli 800 euro al mese per l’attivazione di una decina di sim di cui i soci dell’agenzia di comunicazione non avevano mai fatto richiesta. Contratti mai stipulati con un gestore telefonico che comprendevano non solo le attivazioni di diverse sim, ma anche servizi aggiuntivi con giga in più e abbonamenti a internet.

I truffati

“Abbiamo fatto presente al gestore di non aver mai dato il consenso o firmato nulla, con diverse comunicazioni”, spiegano i soci che hanno iniziato un lunghissimo iter per vedere riconosciuti i propri diritti. Sì, perché il gestore non ha subito fornito copia dei presunti contratti firmati, anzi: “Ci siamo rivolti allo Studio Legale Zambonin – ripercorrono i soci truffati –. L’avvocato ha chiesto copia dei contratti e finalmente abbiamo capito cosa stava succedendo: il truffatore ha falsificato le firme e il timbro della società, completamente diverso dal nostro”. I soci hanno quindi sporto immediatamente denuncia contro ignoti ai carabinieri.

Identificato il responsabile

Dopo un anno di indagini il responsabile è stato identificato: si tratta di un dipendente incaricato da una società partner del gestore telefonico di procacciare clienti. Il truffatore ha quindi stipulato senza consenso diversi contratti: dovrà rispondere di sostituzione di persona e di tentata truffa. “In casi come questi è importante agire tempestivamente per permettere alle autorità preposte di svolgere le indagini e rintracciare il colpevole. Nell’ambito del procedimento penale è anche possibile svolgere un’azione civile che permetta alla persona offesa di ottenere una condanna anche per la restituzione degli importi indebitamente sottratti”, spiega l’avvocato Francesca Zambonin che ha seguito da vicino la questione.

Le indagini continuano

Ora, il sospetto è che ci siano altri casi, anche per operatori diversi (come fornitori di luce e gas): le forze dell’ordine stanno indagando per capire se ci possano essere altre vittime del raggiro.

FG

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