la rocambolesca vicenda

Recuperato un chilo di hashish dalla polizia locale di Cesano

Un inseguimento e una trappola dei vigili che sembrano scene girate sul set di un film: succede invece per le strade di Cesano.

Recuperato un chilo di hashish dalla polizia locale di Cesano
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Tutta questa incredibile storia comincia da un semplice controllo dove viene fermato un ragazzo a bordo di un monopattino e finisce con un chilo di hashish recuperato dalla polizia locale di Cesano.

Operazione della polizia locale di Cesano

CESANO BOSCONE – L’inseguimento per le vie di Cesano, poi la speranza persa di trovarlo. Una telefonata che riapre tutto, un altro inseguimento e poi un travestimento improvvisato ma che funziona.

La rocambolesca storia del recupero

Alla fine di una vicenda che sembra la sceneggiatura di un film, la polizia locale guidata dal comandante Armando Clemente ha recuperato oltre un chilo di droga e sequestrato due coltelli. La storia inizia martedì sera, quando gli agenti impegnati nel quotidiano controllo del territorio fermano un ragazzo a bordo di un monopattino. Invece di arrestare la corsa, prosegue dritto e accelera.

All'inseguimento del giovane sul monopattino

Inizia l’inseguimento: il giovane getta il monopattino in strada e prosegue a piedi. Gli agenti gli stanno dietro, non lo perdono di vista, poi il ragazzo inizia a scavalcare reti e cancelli, sembra un esperto di parkour per l’agilità e la velocità. Riesce a infilarsi in proprietà private chiuse da cancelli e a dileguarsi. Ma nella fuga il ragazzo perde (o abbandona di proposito) uno zainetto con dentro un chilo di hashish, recuperato dagli agenti. Sembra che del ragazzo non ci sia più traccia, quando la telefonata di un cittadino riapre la ricerca.

Arriva una segnalazione e la caccia riprende

L’abitante compie un gesto di civiltà e avvisa gli agenti della presenza di un ragazzo nella scuola Bramante. Riparte la caccia, questa volta con il supporto dei volontari delle Guardie Ecozoofile che danno una mano importante agli agenti nella ricerca. Niente da fare, il ragazzo pare proprio scomparso. Ma ecco suonare un telefono: è quello del fuggitivo, l’ha perso senza accorgersene e ha cominciato a squillare. Al comandante viene un’intuizione: far rispondere uno degli agenti spacciandosi per un normale cittadino che ha trovato il telefono. L'interlocutore, fratello del fuggitivo, ci casca e concorda da lì a dieci minuti il punto di ritrovo per la restituzione del telefono. Gli agenti hanno pochi istanti per cambiarsi, si tolgono la divisa e indossano i giubbotti dei volontari.

L'incontro col fratello aiuta a dare un nome al fuggitivo

Il fratello del ragazzo in fuga si presenta all’incontro con il terzo fratello e un amico. La polizia locale si palesa e procede a un controllo: dentro la macchina trovano due coltelli. Vengono portati tutti in Comando e il guidatore viene denunciato per il possesso delle armi. Si scopre così l’identità del fuggitivo, un 22enne magrebino residente a Milano che frequenta la zona del Giambellino. I genitori non sono rintracciabili, ma dalle indicazioni fornite e dagli accertamenti svolti dagli agenti di Cesano, ci sono diversi elementi per riuscire a individuare il ragazzo in fuga.

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