un episodio preoccupante

Rapina in uno studio medico: dottoressa e paziente minacciate con una pistola

E' successo a San Giuliano Milanese: i malviventi hanno rubato cellulari, gioielli, portafogli

Rapina in uno studio medico: dottoressa e paziente minacciate con una pistola
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Un preoccupante episodio di violenza è accaduto venerdì scorso in uno studio medico di San Giuliano Milanese. Due malviventi armati di pistola hanno fatto irruzione e hanno rapinato tutti i presenti portandosi via cellulari, gioielli e portafogli.

Rapina a mano armata nello studio medico: dottoressa e pazienti minacciati con la pistola

SAN GIULIANO MILANESE - Sono stati momenti di grande paura  per la dottoressa e la paziente  in attesa della visita venerdì scorso, 12 luglio 2024, nello studio medico della dottoressa Beatrice Tagliavini, a San Giuliano Milanese.

Dottoressa e pazienti minacciati con la pistola

Come riporta Prima La Martesana, alle 14.10, due individui di origine nord africana a volto scoperto, sono entrati nell’ambulatorio medico nella zona di competenza dell’Asst Melegnano e Martesana, in via della Vittoria 20/b, minacciando con una pistola la dottoressa Tagliavini e la  paziente presente in sala d’attesa.

Rapinati di cellulari, gioielli, portafogli

I malviventi hanno poi rubato tre telefoni cellulari, gioielli in oro indossati dalle vittime, agende, portafogli e documenti personali, prima di darsi alla fuga a piedi.

La preoccupazione dell'associazione Lotta Abusi

"Aila, Onlus Ets Associazione Italiana Lotta Abusi, esprime profonda preoccupazione per l’accaduto e ribadisce la necessità di tutelare la sicurezza di medici e pazienti. Episodi di violenza come questo non possono essere tollerati - ha commentato il referente territoriale provinciale, Nicholas Vaccaro - Occorre intervenire con urgenza per garantire un ambiente sicuro negli ambulatori medici, dove medici e pazienti devono poter svolgere il proprio lavoro e ricevere le necessarie cure senza timore di aggressioni".

Per questo motivo, l’Associazione propone l’installazione di telecamere di sorveglianza negli studi medici come deterrente contro i malintenzionati e strumento utile per le indagini in caso di reati. Le immagini registrate possono essere utili per identificare i colpevoli e assicurarli alla giustizia, oltre a scoraggiare i potenziali aggressori.

"Invitiamo le istituzioni competenti ad adottare con urgenza misure concrete per garantire la sicurezza negli ambulatori medici - ha concluso Vaccaro - Aila esprime la propria solidarietà alla dott.ssa Tagliavini e alla paziente vittima della rapina, augurando loro un pronto superamento del trauma subito. L’Associazione resta a disposizione delle autorità per promuovere azioni volte a garantire la sicurezza dei medici di famiglia e dei loro pazienti".

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