il presidio dei trattori

Protesta degli agricoltori a Melegnano: 250 trattori bloccano il casello autostradale

La protesta degli agricoltori non si ferma e arriva nel centro di Melegnano fermandosi proprio di fronte al municipio

Protesta degli agricoltori a Melegnano: 250 trattori bloccano il casello autostradale
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La protesta degli agricoltori arriva nel sud Milano con 250 trattori che assediano il casello autostradale di Melegnano con una delegazione che si stacca ed entra in città fermandosi di fronte al municipio.

Protesta degli agricoltori a Melegnano: 250 trattori bloccano il casello autostradale

MELEGNANO - La protesta, di carattere europeo, è arrivata a bordo dei trattori anche nel sud Milano dove nella giornata di ieri, mercoledì 31 gennaio, si è mossa dalla barriera di Milano sud per invadere la cittadina di Melegnano e fermandosi a manifestare proprio davanti al municipio.

La delegazione di una ventina di trattori nel centro di Melegnano

Erano una delegazione di una ventina di agricoltori quelli che si sono mossi dalla zona del casello dellʼAutostrada del Sole sfilando in corteo con i trattori mandando completamente in tilt il traffico della zona per un paio di ore.

Il sindaco autorizza il corteo

Il sindaco di Melegnano Vito Bellomo ha parlato con loro che gli hanno assicurato il carattere assolutamente pacifico della protesta così,  in accordo con la questura il primo cittadino ha autorizzato il corteo.

Il presidio al casello autostradale

Dopo la protesta sono tornati al casello di Melegnano al presidio di circa 250 agricoltori indipendenti, riuniti sotto la sigla Riscatto agrario, dove hanno poi deciso di rimanere per almeno i prossimi quattro giorni. La scorsa notte e è stato allestito un campo di fortuna, in un campo adiacente al casello dove, in oltre 100, dopo aver cenato sul posto, vegliano e riposano a turni.

Uno degli organizzatori del presidio

"Andando avanti così rischiamo tutti, prima o poi, di chiudere", dice uno degli organizzatori del presidio Filippo Goglio, che chiede che si arrivi a un nuovo piano agricolo: "non servono più deroghe o proroghe di leggi sbagliate - ha detto - ma serve un nuovo piano agricolo. Solamente l'unione delle differenze nelle differenze potrà ricostruire la dignità agricola europea" e aggiunge: "non siamo contro il Governo: siamo per l'Italia. Ecco perché come simbolo della nostra battaglia abbiamo scelto la bandiera italiana con il trattore raffigurato".

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