Procurava alloggi agli abusivi e allacciava luce e gas illegalmente: denunciata 32enne

Perquisizioni, sequestri e controlli contro le occupazioni abusive delle case Aler nella zona Sud Milano.

Procurava alloggi agli abusivi e allacciava luce e gas illegalmente: denunciata 32enne
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Procurava alloggi agli abusivi e allacciava luce e gas illegalmente: denunciata 32enne.

Procurava alloggi agli abusivi e allacciava luce e gas illegalmente: denunciata 32enne

MILANO – Perquisizioni, sequestri e controlli contro le occupazioni abusive delle case Aler nella zona Sud Milano. I poliziotti della Digos della Questura di Milano, con la collaborazione del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni, hanno eseguito tre perquisizioni domiciliari e personali, sequestrando cinque telefoni cellulari. In più, sono state indagate quattro persone per concorso nel reato di concussione e in materia di immigrazione.

Indagine partita da un dipendente Aler che prometteva appartamenti

L'attività di indagine è nata dalla segnalazione di tre donne che, a febbraio, hanno riferito alla polizia di aver avuto a che fare con un uomo italiano, di mezza età dipendente dell’Aler che, in cambio di favori sessuali e monetari, avrebbe promesso loro un appartamento libero da poter occupare immediatamente. Ma l'attività investigativa dei poliziotti della Digos milanese per identificare il dipendente dell'azienda lombarda, svolta anche con intercettazioni telefoniche, ha portato a disegnare un quadro differente. Il 64enne incensurato accusato dalle donne lavorava all’Aler e ora si trova in pensione: tutte da verificare le accuse mosse nei suoi confronti.

Una donna gestiva la rete di alloggi e allacciamenti abusivi

In più, le indagini hanno messo in luce un’altra situazione: una delle tre donne, una cittadina marocchina di 32 anni con precedenti penali e irregolare sul territorio nazionale, è risultata più che vittima e testimone di illeciti non riscontrati con fonti di prova, la gestrice di una rete di contatti e “attività penalmente rilevanti”, come precisano gli inquirenti, nella zona di via Voltri e limitrofe. Il suo ruolo era indicare ai bisognosi di un alloggio appartamenti sfitti, non solo a connazionali.

Sequestrati i cellulari con cui si organizzavano le occupazioni abusive

Sempre lei era in grado di far sfondare la porta e di far allacciare abusivamente un collegamento di luce e gas. Contatto e punto di appoggio per la 32enne marocchina era un 33enne italiano pluripregiudicato che metteva a disposizione le sue abilità tecniche per aprire le porte e allacciare luce e gas agli occupanti sistemati dalla donna. A seguito delle perquisizioni, sono stati sequestrati i telefoni cellulari attraverso i quali si organizzavano le occupazioni abusive negli alloggi.

In casa della 32enne un ragazzo in subaffitto in nero

A casa della donna marocchina è stato inoltre trovato un suo connazionale di 26 anni che si è messo in contatto con lei affinché potesse trovargli un appartamento e, nel frattempo, abitava a casa della 32enne pagando un subaffitto in nero. Il ragazzo, estraneo al giro di alloggi abusivi, è stato indagato in quanto non in regola sul territorio nazionale e messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione della Questura per le procedure di espulsione.

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