Pestaggio, rapina e incendio doloso nel Lodigiano: arrestata ex moglie

La donna sarebbe stata la mandante dei diversi atti criminali, incaricando organizzatori e esecutori.

Pestaggio, rapina e incendio doloso nel Lodigiano: arrestata ex moglie
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Pestaggio, rapina e incendio doloso nel Lodigiano: arrestata ex moglie.

Pestaggio, rapina e incendio doloso nel Lodigiano: arrestata ex moglie

CASELLE LURANI (LODI) - Potrebbe trattarsi di una puntata di una serie tv poliziesca, invece, come ci raccontano i nostri colleghi di primalodi.it, questa vicenda è realmente successa.

Scoperti i responsabili

I Carabinieri della Sezione Operativa di Lodi insieme a quelli della Stazione Carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano, a conclusione di una specifica attività investigativa, svolta sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, hanno individuato gli autori dell’incendio di due mezzi, il lancio di un petardo all’abitazione ed il pestaggio e rapina tutti ai danni di un meccanico 41enne di Caselle Lurani.

Le misure cautelari

Chi sono i soggetti nei cui confronti la Procura della Repubblica di Lodi ha chiesto ed ottenuto misure cautelari:
1. B.E., 48enne di Rivoli, senza pregiudizi di polizia, ex moglie della vittima (agli arresti domiciliari)
2. F.M., 51enne, rumeno, domiciliato a Rivoli, con pregiudizi di polizia (agli arresti domiciliari)
3. A.R., italiano, 57enne, residente in Santo Stefano Roero (CN), gravato da pregiudizi di polizia, (all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
4. G.M. , italiano 69enne, residente a Moncalieri; all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
5. K.V.K., bulgaro 39enne, residente a Moncalieri; all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
6. A.T., bulgaro 34enne, residente a Moncalieri. all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Deferito in stato di libertà:
7. F.M. rumeno 24enne, residente in Collegno (TO).

La moglie violenta era la mandante

L’attività investigativa, partita inizialmente secondo una metodologia classica, ma poi supportata da complesse attività tecniche, ha consentito di raccogliere importanti indizi, fra loro gravi precisi e concordanti, che hanno permesso di convalidare la tesi investigativa secondo cui E.B. è stata mandante dell’azione criminosa, F.M. e A.R organizzatori ed esecutori della stessa, G.M. K.V.K. e A.T. mandatari.

La ricostruzione dei fatti

L’indagine ha avuto origine il 7 giugno 2019, a seguito di un pestaggio e rapina subiti dalla persona offesa, il quale mentre stava andando a lavorare era stato oggetto di in un’imboscata da tre soggetti i quali, simulando un guasto alla loro vettura, hanno chiesto il suo aiuto, ma non appena questi si è avvicinato a loro, è stato minacciato con le parole testuali “Lei detto di smetterla" ed è stato poi pesantemente aggredito con calci e pugni. Al sopraggiungere di altre vetture gli aggressori sono poi fuggiti dopo aver rubato il cellulare alla vittima.
Sull’episodio hanno indagato i carabinieri di Lodi grazie alla testimonianza della vittima e di altri testimoni che avevano assistito alla scena e visionando alcune telecamere di sistemi di videosorveglianza. Queste telecamere, insieme all’esame dei tabulati telefonici, sono risultati fondamentali per risalire al mezzo usato per la fuga e per ricostruire nel dettaglio l’evento. Sempre secondo gli agenti, a muovere la donna sarebbe stata la volontà di impedire che il figlio della coppia venisse affidato all'ex marito.

Gli episodi di aggressione

1. L’incendio del carroattrezzi della persona offesa, fondamentale strumento di lavoro, nonché di un’auto ricoverata sullo stesso, avvenuto nel cortile dell’abitazione, la sera del’11 gennaio 2019, le cui fiamme hanno danneggiato anche gli infissi ed il sottotetto dell’abitazione. L’attività ha permesso di ricostruire anche in questa circostanza la responsabilità dell’ex moglie come mandante e dell’attuale compagno F.M. come esecutore materiale.
2. L’esplosione di un ordigno nel giardino di pertinenza dell’abitazione il 14 aprile 2019, dove è stata accertata la responsabilità dell’ex moglie come mandante e dell’italiano A.R. quale esecutore del lancio, che ha provocato il danneggiamento al prato e alle zanzariere, episodio questo, denunciato solo dopo il pestaggio del 7 giugno.

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