Perché Artem Uss si trovava ai domiciliari e non in carcere? Nordio chiede chiarezza
Il Ministro della Giustizia ha richiesto un'ispezione per capire le motivazioni della Corte d'Appello
Evaso dai domiciliari che stava scontando a Basiglio a marzo e tornato in Russia una decina di giorni fa, l'imprenditore russo Artem Uss continua a far discutere e indignare. Il Ministro della Giustizia, infatti, ha richiesto un'ispezione sul caso.
Perché Artem Uss si trovava ai domiciliari e non in carcere?
MILANO - Come riporta Prima Milano, il Ministro Carlo Nordio vuole capire il motivo per il quale la Corte d’Appello di Milano abbia sottoposto l'imprenditore Artem Uss, arrestato per frode bancaria, riciclaggio e contrabbando di petrolio e tecnologie militari, agli arresti domiciliari piuttosto che destinarlo a scontare la sua pena in carcere.
L'inizio dei domiciliari
Il 2 dicembre, infatti, l'imprenditore è stato dotato di braccialetto elettronico e poi accompagnato in un appartamento affittato dalla moglie a Basiglio, da cui poi è evaso, ancora bisogna capire come e grazie all'aiuto di chi.
Sembra infatti che siano stati 6 o 7 i suoi complici, coloro che lo hanno aiutato a raggiungere in auto il confine sloveno senza essere rintracciato, e da dove poi Uss avrebbe preso un volo per raggiungere la Russia.
La fuga in Russia
Che adesso si trovi lì è stato lui stesso ad annunciarlo tramite le stesse autorità russe, che hanno comunicato che l'imprenditore ha deciso di tornare in patria dopo che l'Italia ha accettato la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, e che per questo l'uomo abbia smesso di nutrire fiducia nei confronti del nostro sistema giudiziario.
Meloni: "non è colpa del Governo"
Il 13 aprile il caso ha raggiunto anche l’audizione al Copasir della premier Giorgia Meloni. Alcune indiscrezioni hanno attribuito alla presidente del Consiglio la frase: "Non è stata colpa del Governo, ma di un altro organo dello Stato" in riferimento all’evasione, ma il presidente dell’organismo Lorenzo Guerini ha affermato che quelle dichiarazioni "non sono mai state pronunciate in seduta e pertanto sono da considerarsi prive di fondamento".