Parchetto di via Copernico: "Tra giochi rotti, tombini aperti e alberi tagliati qui è pieno degrado"
La "denuncia" da una cittadina: "Portereste mai vostro figlio in questo parco?”
La denuncia arriva dai cittadini, riguardo il parchetto di via Copernico, con video a documentare il tutto: "Tra giochi rotti, tombini aperti e alberi tagliati qui è pieno degrado".
Parchetto di via Copernico: "Tra giochi rotti, tombini aperti e alberi tagliati qui è pieno degrado
CORSICO – Giochi devastati, con lo scivolo rotto, l'altalena che ciondola ormai priva di supporto. Inutilizzabili. Anzi, pericolosi, se i bambini dovessero salirci sopra. Tombini aperti, con le coperture rimosse e abbandonate. E ancora pezzi di corteccia, rami e parti di alberi tagliati e lasciati lì.
La denuncia da una cittadina: "Portereste mai vostro figlio in questo parco?”
È il parchetto di via Copernico, da cui una signora ci invia la segnalazione con video a testimoniare “il degrado in cui versa lo spazio verde di fronte al Prix – scrive –. Qui non si tratta di inciviltà delle persone ma della scarsa manutenzione. Sono due anni che la situazione è questa e invece di migliorare peggiora. Portereste mai vostro figlio in questo parco?”. A preoccupare i cittadini del quartiere, non è solo la sporcizia lasciata in giro dagli incivili, quanto la scarsa cura delle attrezzature che ha ridotto i giochi dei piccoli ormai a pezzi, oltre ai pericoli per i bambini (ma anche per gli adulti) di tombini aperti e tronchi abbandonati.
"Dopo due anni è ora di agire"
“Aspettiamo che si faccia male qualcuno? Basta dare la colpa a chi governava prima o ai cittadini: dopo due anni è ora di agire. È possibile che noi genitori dobbiamo portare i nostri figli in altri parchi più lontani, solo perché quelli sotto casa sono inutilizzabili? E per i padroni dei cani? Non esiste qui un'area dedicata, anche loro hanno diritto a uno spazio”. E conclude: “A chi dobbiamo rivolgerci? Un degrado assurdo, speriamo che il sindaco e la Giunta possano ascoltarci e prendere immediati provvedimenti”.