Chi è Ousseynou Sy, autista autobus in fiamme che aveva pianificato il sequestro

Il 47enne senegalese è stato fermato solo grazie a coraggio e audacia dei carabinieri.

Chi è Ousseynou Sy, autista autobus in fiamme che aveva pianificato il sequestro
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Chi è Ousseynou Sy, autista autobus in fiamme che aveva pianificato il sequestro.

Chi è Ousseynou Sy, autista autobus in fiamme che aveva pianificato il sequestro

Chi è Ousseynou Sy, autista autobus in fiamme che aveva pianificato la strage di studenti. Il 47enne senegalese è stato fermato solo grazie a coraggio e audacia dei carabinieri.

Ousseynou Sy, condannato per violenza sessuale

Il 47enne senegalese, nato in Francia, era italiano dal 2004 ed era sposato con un’italiana, da cui aveva divorziato. Dopo la tentata strage, gli inquirenti hanno accertato che aveva due precedenti: uno per guida in stato d’ebrezza risalente al 2007, l’altro per violenza sessuale (era stato condannato a un anno e mezzo nel 2018, con pena sospesa). Aveva iniziato a lavorare per Autoguidovie circa quindi anni fa, prima come addetto alle pulizie, poi come autista.

Aveva pianificato il sequestro

Ieri mattina, 20 marzo 2019, l’uomo aveva caricato a bordo del mezzo i 51 studenti della scuola media Vailati di Crema, città in cui viveva da diverso tempo. Ha sequestrato la comitiva e ha dirottato il bus, dirigendosi verso l’aeroporto di Linate. “Oggi non si salva nessuno, andiamo a Linate, qui non scende più nessuno”, sono le sue parole rimaste impresse nella testa dei ragazzi, poi riportate ai carabinieri. Nell’interrogatorio di ieri sera davanti al capo del pool dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili e al pm Luca Poniz ha ammesso di aver pianificato questo gesto.

E’ accusato anche di terrorismo

E’ accusato di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza a pubblico ufficiale. La Procura gli ha contestato anche l’aggravante di terrorismo. “Ha commesso un gesto che ha creato panico nella popolazione”, hanno sottolineato gli inquirenti. Secondo quanto emerso nelle indagini non sarebbe legato all’Isis, ma si tratterebbe di un “lupo solitario”. Durante l’interrogatorio ha ribadito quanto aveva già detto a bordo dell’autobus: “Voglio vendicare le morti del Mediterraneo”. Questa la motivazione che lo avrebbe spinto a cercare di uccidere 51 ragazzi e i loro professori.

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