Ortomercato, tre arresti per corruzione

Si tratta di Giorgio Gnoli, Vincenzo Manco e Stefano Zani

Ortomercato, tre arresti per corruzione
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Ortomercato, tre arresti per corruzione.

Ortomercato, tre arresti per corruzione

MILANO – Giorgio Gnoli della Ageas Impresa Consortile Lombarda, Vincenzo Manco, dipendente della cooperativa, e l’ex direttore generale di Sogemi, società partecipata del Comune che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso di Milano, Stefano Zani, sono stati arrestati questa mattina dalla Squadra mobile di Milano.

I capi di imputazione

Sono accusati di corruzione nell’ambito delle commesse di facchinaggio assegnate alle cooperative attive all’interno dell’Ortomercato. Le indagini che hanno fatto luce sul sistema corruttivo sono partite da una denuncia che ha consentito di scoprire un trattamento privilegiato, “in totale violazione delle normative in materia di evidenza pubblica e di concorrenza” in favore di un consorzio. Zani, finito ora ai domiciliari, era già stato indagato lo scorso gennaio per corruzione e turbativa d’asta per una presunta tangente di 2mila euro arrivata da una delle cooperative che gestiscono il facchinaggio all’interno dell’Ortomercato.

I domiciliari

Anche per Gnoli e Manco sono stati disposti gli arresti domiciliari. Secondo quanto emerge dal provvedimento firmato dal gip Carlo Ottone De Marchi, a gennaio del 2018 i due avrebbero tentato di corrompere un ispettore dell’Ortomercato. Dopo aver rifiutato le promesse di denaro, il dipendente ha ricevuto un proiettile a casa e un messaggio minatorio.

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