Onlus di accoglienza collegate alla 'ndrangheta: undici arresti
Milioni di euro usati per scopi personali e collegamenti con noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta.
Onlus di accoglienza collegate alla 'ndrangheta: undici arresti.
Onlus di accoglienza collegate alla 'ndrangheta: undici arresti
LODI – Perquisizioni in atto e undici arresti (una persona in carcere, cinque ai domiciliari, cinque con obbligo di dimora) da parte dei finanzieri del Comando provinciale di Lodi, su disposizione della Procura di Milano.
Le Onlus coinvolte
Le accuse sono di associazione a delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio. Al centro dell’inchiesta dal nome “Fake Onlus”, la gestione economica da parte di alcune organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano di accoglienza di migranti. Quattro le onlus coinvolte: Volontari senza frontiere, Milano solidale, Amici di Madre Teresa e Area Solidale, che operano tra Lodi, Pavia e Parma.
Milioni usati per scopi personali
Il presunto illecito ammonterebbe a circa 7 milioni di euro (di cui oltre 4.5 milioni usati per scopi personali dai rappresentanti legali delle onlus), incassati dalle organizzazioni che si occupano di accoglienza e che, sempre secondo le accuse, avrebbero prodotto falsi documenti per partecipare ai bandi pubblici e ottenere i finanziamenti per la gestione di centinaia di persone.
Il collegamento con la 'ndrangheta
Non è tutto: le organizzazioni, secondo le indagini, sarebbero collegate a “noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta”, utilizzate anche come possibilità per i detenuti di accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione all’interno delle cooperative. Con falsi documenti, le onlus attestavano finte assunzioni per far uscire dal carcere i reclusi.
Salvini: "La pacchia è finita"
“Undici arresti con l’accusa di truffa aggravata, autoriciclaggio e associazione a delinquere – ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini –. Il business dell’immigrazione ha fatto gola ad alcune onlus di Lodi: stamattina è scattata l’operazione con l’impiego di più di cento finanzieri. Meno sbarchi e meno soldi per i professionisti dell’accoglienza: così risparmiamo, difendiamo l’Italia e investiamo per assumere più Forze dell’Ordine. La pacchia è finita”.
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