Ancora esalazioni dall'incendio di Milano, sale la preoccupazione

Oggi l'odore dei residui nell'aria sembra ancora più forte nei nostri comuni.

Ancora esalazioni dall'incendio di Milano, sale la preoccupazione
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Ancora esalazioni dall'incendio di Milano, sale la preoccupazione

Ancora esalazioni dall'incendio di Milano, sale la preoccupazione

MILANO – Sono passati quasi tre giorni dal rogo di via Chiasserini, a Milano, a cui si è poi aggiunto il fumo da Novate, dove un’altra ditta di smaltimento rifiuti ha preso fuoco nella notte. Se per Novate i rifiuti bruciati erano per lo più di origine cartacea, a Milano montagne di immondizia non ancora ben identificata era irregolarmente depositata in quel capannone, senza autorizzazioni.

I vigili del fuoco ancora sul posto

Le operazioni di spegnimento del rogo milanese sono durate giorni e ancora oggi i vigili del fuoco sono sul posto per domare i focolai, mentre il fumo grigio esce ancora dal sito e si sparge per tutta Milano e hinterland, portando odore acre e pungente ovunque.

Le testimonianze

“In Zona Sempione è fortissimo, anche sulla Gallaratese: non si può neanche stare in macchina”, dicono alcuni. “Zona Stazione Centrale e Repubblica: aria irrespirabile. Porta Venezia, zona Lima e Certosa: impossibile stare con le finestre aperte”. Le segnalazioni si moltiplicano, anche nell’hinterland e nel Sud Milano dove l’odore di plastica bruciata avvolge ancora i comuni. La gente inizia a preoccuparsi: “Possiamo portare i bambini a scuola? Uscire, stare fuori all’aria aperta? Perché non sono chiari nelle indicazioni da seguire?”.

Le raccomandazioni

Si riferiscono all’avviso inoltrato ieri dal Comune di Milano che nel pomeriggio, sui social, ha raccomandato di “tenere chiuse le finestre di abitazioni e luoghi di lavoro e studio, ridurre all’indispensabile le attività svolte all’esterno, lavare accuratamente frutta e verdura rimasta esposta ai fumi”. Ma entro che raggio? Fino a che zona di Milano e hinterland è bene attenersi alle raccomandazioni del Comune? Si attende un aggiornamento in queste ore che dovrebbe riportare anche una seconda tranche di dati ottenuti dai rilievi dei tecnici Arpa. Ieri, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha diffuso i risultati dei primissimi accertamenti: “Non sono state rilevate criticità rispetto agli inquinanti più pericolosi nell'immediato (monossido di carbonio, ammoniaca, acido solfidrico, aldeidi, chetoni)”.

Silvia Scurati

Intanto, i vigili del fuoco continuano instancabili a portare avanti le operazioni, a cui va il ringraziamento della consigliere regionale della Lega Silvia Scurati (ex vicesindaco di Corsico): “Si sono verificati episodi gravi che hanno fatto parlare di terra dei fuochi anche qui nel milanese e su cui giustamente indaga la procura. Sul posto sono presenti tantissime squadre di vigili del fuoco, molte delle quali di pompieri volontari. Si tratta di un impegno civico e sociale di importanza estrema che va riconosciuto e valorizzato al meglio”. Scurati sottolinea che “la Regione ha approvato lo scorso anno una legge, proposta dalla Lega, con l’obiettivo di aiutare i circa 1600 vigili del fuoco volontari che operano in Lombardia. Stiamo dimostrando grande attenzione verso queste realtà e credo che si debba proseguire su questa strada, continuando a finanziare in maniera sistematica la legge regionale. I fondi stanziati servono principalmente per la realizzazione dei corsi di formazione e per l’acquisto dei mezzi necessari alle loro attività, in modo da ottimizzare gli interventi e garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Dobbiamo ringraziare e sostenere questi operatori che con passione e senso del dovere prestano il loro tempo al servizio delle loro comunità, spesso affrontando situazioni di pericolo in casi di emergenza”.

FG

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