Nasconde in un furgone a Trezzano oltre 250 uccelli catturati illegalmente: denunciato
Tutti gli esemplari sequestrati sono stati poi affidati in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago per la loro reintroduzione in natura.
E' stato fermato durante un controllo notturno a Trezzano: nel furgone nascondeva oltre 250 uccelli catturati illegalmente.
124 uccelli selvatici all'interno di un furgone
TREZZANO SUL NAVIGLIO - La Stazione Carabinieri Forestale di Magenta e il Nucleo CITES di Milano hanno individuato, nei giorni scorsi, una persona intenta a trasportare diversi esemplari di uccelli, illegalmente acquisiti.
Fermato durante un controllo notturno
I militari hanno effettuato un controllo notturno a Trezzano, all’interno di un furgone, dove erano nascosti 124 esemplari vivi di “avifauna autoctona”, tutti privi di anello e di probabile origine selvatica. Si è proceduto di conseguenza anche alla successiva perquisizione domiciliare.
La perquisizione nel domicilio del bracconiere
La perquisizione ha portato al ritrovamento di numerosi strumenti illegali di cattura di vario genere e ulteriore avifauna selvatica autoctona. In totale sono stati rinvenuti e sequestrati 142 passeriformi, tutti senza anello identificativo e di probabile origine selvatica. Si trattava di 104 cardellini, 25 verzellini e 6 fanelli, specie particolarmente protette in quanto tutelate anche dalla Convenzione di Berna, e di 7 verdoni, esemplari tutelati dalla normativa nazionale.
I volatili affidati al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago
Tutti gli esemplari sequestrati sono stati affidati in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago per la loro reintroduzione in natura una volta curati e accertata la loro attitudine alla vita selvatica.
Sequestrati reti, tagliole e archetti
Inoltre, sono state sottoposte a sequestro anche un totale di 14 reti da uccellagione, 14 tagliole, 28 archetti e 2 richiami elettroacustici, tutti strumenti il cui uso è vietato dalla legge nazionale e, plausibilmente, utilizzati per la cattura degli esemplari. L’uomo responsabile del reato, un italiano, è stato denunciato alla Procura per furto aggravato (furto venatorio) e detenzione illecita di specie tutelate dalle leggi nazionali.
Le altre operazioni nell'hinterland
Si tratta del terzo intervento di contrasto alla cattura illegale di avifauna operato nel corso della passata stagione venatoria nell’area metropolitana di Milano. Nel passato mese di luglio erano già stati sequestrati 41 passeriformi e 10 gabbie di cattura durante una triplice perquisizione effettuata a carico di tre persone, residenti nei comuni di Magnago, Legnano e Vanzaghello. Nel mese di ottobre un’altra persona, residente a Nerviano, era stata denunciata per furto venatorio e gli erano stati sequestrati 41 passeriformi oltre a 4 reti da uccellagione, unitamente a 22 testuggini di terra detenute illegalmente.
Anche a Milano in aumento i reati contro la fauna nazionale
Purtroppo, anche nell’area metropolitana di Milano esiste una fortissima incidenza di reati contro la fauna nazionale. I passeriformi canori, sul mercato nero, hanno un alto valore, possono arrivare a costare anche alcune centinaia di euro. Per questa ragione il prelievo illegale è ancora molto diffuso su tutto il territorio nazionale. La tutela dell’avifauna autoctona costituisce una parte essenziale della difesa della biodiversità.
Per i carabinieri forestali l’azione di contrasto ai crimini contro il mondo animale ed alla biodiversità naturale del Paese resta un impiego prioritario, comunicano dal Comando. L’azione di tutela e di repressione contro le catture illegali di fauna protetta prosegue senza sosta, a salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico nazionale.