Minuti di terrore a Segrate, la 44enne violentata in ascensore: "L'ho supplicato di lasciarmi andare, mi urlava ti ammazzo"
L'uomo, che ha tentato di scappare nascondendosi in giro per quasi tre settimane, è stato trovato e fermato
Minuti di terrore a Segrate, la 44enne violentata in ascensore: "L'ho supplicato di lasciarmi andare, mi urlava ti ammazzo"
Minuti di terrore a Segrate, la 44enne violentata in ascensore: "L'ho supplicato di lasciarmi andare, mi urlava ti ammazzo"
SEGRATE – La ferocia si è consumata in una manciata di interminabili minuti.
La dinamica
Tanto sono bastati all’aggressore a traumatizzare per sempre la vittima. Sara Hamza nato in Libia, 31 anni, alias Gerrad Ayoub, nato in Marocco, 27 anni. È lui il colpevole dell’atroce violenza ai danni di una 44enne di Segrate, abusata e violentata in ascensore mentre faceva ritorno a casa. Erano le 23 circa del 21 dicembre quando la donna stava rientrando a casa, accompagnata da un’amica che l’ha lasciata proprio di fronte al vano scale. Non poteva immaginare che attraversata quella porta e preso l’ascensore avrebbe trovato nascosto l’uomo che l’ha stuprata. L'ha colpita alla tempia con il palmo della mano, poi l’ha minacciata:
Il drammatico racconto
“Ti ammazzo, stai zitta”, ha continuato a ripeterle. Prima le ha portato via 35 euro e il telefonino, poi l’ha colpita di nuovo e l’ha costretta a subire gli abusi, ripetutamente. La donna, paralizzata e costretta con la forza, ha supplicato l’aggressore di smetterla, “gli ho ripetuto di non farmi male, di lasciarmi andare”, ha raccontato. Poi ha finto di avere i bambini a casa, per cercare di scappare dalla bestia, ma lui non ha provato alcuno scrupolo. Ha consumato l’atroce violenza e poi si è rivestito, dicendo che doveva andare dalla fidanzata. La donna, sotto shock, ha raggiunto poi il piano del suo appartamento e ha raccontato al compagno quello che le era appena successo. Il violentatore era già scappato, verso la stazione.
Paolo Micheli
La ricostruzione degli attimi, per fortuna lucidissimi nonostante il grave trauma, ha consentito ai carabinieri della Compagnia di San Donato, in sinergia con il Nucleo di Milano, di avere un quadro preciso e una descrizione concreta. Poi, i Ris di Parma hanno isolato l’impronta nell’ascensore e le indagini hanno completato lo scenario. L'uomo, che ha tentato di scappare nascondendosi in giro per quasi tre settimane, è stato trovato e fermato. A suo carico c’era un fascicolo pieno di fogli di via del Questore. “Una notizia traumatizzante, siamo tutti sconvolti – ha commentato il sindaco Paolo Micheli –. A Segrate non ci sono problemi di sicurezza, non c’è allarme sociale. È terribile quello che è capitato e voglio esprimere massima vicinanza alla nostra concittadina e metterci a disposizione per qualsiasi cosa. Ottimo lavoro delle forze dell’ordine che sono riusciti a individuare il responsabile di una simile crudeltà e ripongo massima fiducia nella magistratura affinché il colpevole di questa atrocità possa pagare per il male che ha provocato”.