Minacciò di gettare i figli dal balcone: "Ero esasperato, sono distrutto per il male fatto"

Davanti al giudice parla l'ex postino di Rozzano che a giugno si era barricato in casa con i tre bambini.

Minacciò di gettare i figli dal balcone: "Ero esasperato, sono distrutto per il male fatto"
Pubblicato:
Aggiornato:

Minacciò di gettare i figli dal balcone: "Ero esasperato, sono distrutto per il male fatto".

Minacciò di gettare i figli dal balcone: "Ero esasperato, sono distrutto per il male fatto"

ROZZANO – Si dice distrutto l’ex postino di Rozzano che la sera del 10 giugno, in via Stelle Alpine, si era chiuso in casa minacciando di uccidere i figli, spinti e lasciati sospesi a 25 metri d’altezza sulla balaustra del balcone. Ed è proprio ai figli di 5, 6 e 7 anni che ripensa il padre dietro le sbarre.

Le parole del padre

“La mia vera pena non è il carcere, ma il pensiero di non poter più rivedere i miei bambini. Sono distrutto dall'idea di avere fatto loro del male, spaventandoli in questo modo”, ha detto il postino 43enne in aula, rendendo dichiarazioni spontanee. Si trova a processo con rito abbreviato per aver messo a rischio la vita dei propri figli.

I fatti

Non solo: per impedire l’intervento dei vigili del fuoco, saliti con la gru fin sotto la finestra dell’uomo, aveva iniziato a lanciare mattonelle e vasi, ferendo i pompieri. Solo l’intervento del sindaco Gianni Ferretti, entrato in casa dell’uomo, è riuscito a far entrare i carabinieri nell’appartamento. I militari avevano bloccato il 43enne e messo in salvo i bambini.

Il padre deve ora rispondere di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Davanti al giudice Anna Magelli, ha raccontato di essere “stato spinto dalla disperazione e dall’esasperazione. Da quando mia moglie se ne è andata, ormai 5 anni e mezzo fa, sono rimasto da solo con tre figli piccoli, senza nessun aiuto esterno. Quando poi è arrivato il lockdown, la scorsa primavera, la situazione è peggiorata ancora di più. Non avevo nemmeno il tempo di farmi la barba”.

Le parole della madre

Sulla questione era intervenuta anche la mamma dei bambini, “costretta a partire e lasciare casa perché il mio ex compagno era un uomo violento, aggressivo – ci aveva raccontato la madre –. Sono scappata per cercare un posto sicuro dove crescere i bambini”. A scatenare l’insensata furia dell’uomo, era stata una lettera del giudice che aveva deciso di trasferire i piccoli in una comunità vicina alla madre, in Veneto, per ricominciare un percorso di riavvicinamento. La sentenza per il padre dei tre bambini è prevista per il 15 gennaio.

TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE DI OGGI

Seguici sui nostri canali