Medici di famiglia allo stremo

Un dottore di Trezzano scrive ai pazienti: "Aiutateci. Venite solo per le reali emergenze"

Tantissimi sono gli specialisti che stanno lavorando duramente, ormai da due anni, per rispondere a tutte le richieste dei pazienti.

Un dottore di Trezzano scrive ai pazienti: "Aiutateci. Venite solo per le reali emergenze"
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Un dottore di Trezzano scrive ai pazienti: "Aiutateci. Venite solo per le reali emergenze".

Un dottore di Trezzano scrive ai pazienti: "Aiutateci. Venite solo per le reali emergenze"

TREZZANO SUL NAVIGLIO – Nel vortice dell’emergenza sanitaria, tra lunghe file per i tamponi, sistemi bloccati, difficoltà di accesso agli hub, c’è anche la criticità vissuta dai medici di famiglia. In tanti si lamentano della mancata reperibilità del proprio dottore, lamentandosi di non riuscire a contattarlo per le pratiche, le burocrazie e i fogli per effettuare i tamponi.

Il messaggio di aiuto lanciato dal medico di famiglia

Ma sono tantissimi gli specialisti che stanno lavorando duramente, ormai da due anni, per rispondere a tutte le richieste dei pazienti. Tra queste, un medico di Trezzano, stimatissimo e con decine di commenti positivi per la sua disponibilità e professionalità, che allo stremo delle forze ha deciso di comunicare ai propri pazienti, attraverso un messaggio che fa riflettere.

“In questi giorni le chiamate per covid sono veramente tante e non riesco a fare tutto – scrive il medico di medicina generale –. Chiedo il vostro aiuto. Venite in ambulatorio solo per le urgenze, a volte non riesco a fare i due ambulatori – Trezzano e Cusago, ndr –. Per le urgenze, se non sono nell’uno sono nell’altro. Il telefono squilla in continuazione per 12 ore, anche i festivi”.

Il sostegno dai suoi pazienti

Il medico assicura che sta “facendo quello che posso. Finita l’emergenza tutto riprenderà come prima. Ringrazio per la vostra collaborazione”. Sono tanti, infatti, coloro che chiamano il medico senza reale emergenza, come quelli che intasano un sistema già al collasso contattando dottori e 118 per motivi realmente non urgenti. “Cerchiamo di essere collaborativi – incoraggia una paziente –. Dobbiamo aiutare chi ci sta aiutando da mesi in questa emergenza”.

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