la protesta

Manifestazione a Rozzano contro la demolizione della villa dell'ex boss

Organizzata dal Comitato Molise 5, presenti anche la Presidente della Commissione regionale Antimafia, Paola Pollini e il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Nicola Di Marco

Manifestazione a Rozzano contro la demolizione della villa dell'ex boss
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Si è tenuta ieri, 13 gennaio 2023, una manifestazione a Rozzano contro la demolizione della villa dell'ex boss. (immagine: Comitato Molise 5)

Manifestazione a Rozzano contro la demolizione della villa confiscata

ROZZANO - Manifestazione a Rozzano, ieri 13 gennaio, promossa dall’Associazione Molise 5, per chiedere all’amministrazione comunale di non abbattere la villa, confiscata ad un boss mafioso, recuperata e rimessa a disposizione della popolazione proprio dall’Associazione.

I partecipanti

Presenti anche la Presidente della Commissione regionale Antimafia, Paola Pollini e il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Nicola Di Marco.

"Siamo qui per ribadire l’importanza di questo presidio di legalità che oggi ha un immenso valore sociale, impossibile da paragonare a qualsiasi valore economico, perché rappresenta la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata", commenta Di Marco.

Il progetto del Comune

L'amministrazione comunale di Rozzano intende abbattere e ricostruire l'edificio, ricorrendo ai fondi del Pnrr, per destinarlo all'accoglienza di famiglie fragili.

"Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di creare spazi per il sostegno alle fragilità - commenta ancora Di Marco -, ma riteniamo possibile che il progetto del Comune possa realizzarsi in altri luoghi, senza quindi cancellare la memoria e il lavoro di un gruppo di cittadini che hanno dedicato il proprio tempo e il proprio impegno, per riconsegnare ai cittadini di Rozzano un luogo per anni dimenticato e abbandonato".

Le parole di Paola Pollini

La Presidente della Commissione Antimafia, Paola Pollini: "Ogni bene confiscato alla mafia e riutilizzato a fini sociali è una luce che si accende, un rifugio per la legalità che ritrova il suo spazio. In seguito all’audizione in Commissione Antimafia, tutti i commissari si sono mostrati concordi nel condividere la richiesta di un passo indietro rispetto all’abbattimento. Serve dialogare con l’Associazione e con i cittadini per concordare una soluzione alternativa e condivisa. Distruggere un bene confiscato alla mafia è e sarà sempre una sconfitta per tutta la comunità".

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