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L’ultimo commovente saluto a Giuseppe Marsichina, il 17enne annegato nelle acque del torrente in Val Masino

Striscioni, fumogeni e palloncini bianchi e azzurri per salutare il feretro del giovane portato a spalla dagli amici

L’ultimo commovente saluto a Giuseppe Marsichina, il 17enne annegato nelle acque del torrente in Val Masino
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Questa mattina a Rho l’ultimo commovente saluto a Giuseppe Marsichina il 17enne di Rho morto tragicamente nelle acque del torrente Masino a 750 metri di quota, dove si trovava insieme ad un gruppo di quattro amici, giunti in macchina per cercare un po’ di refrigerio dalla calura estiva. Si erano accampati sui sassi dell’alveo del torrente, con barbecue, viveri e bibite.

Il feretro del giovane portato a spalla dagli amici è entrato in chiesa sulle note di una canzone di Ramazzotti

RHO - Il feretro bianco di Giuseppe è entrato in chiesa portato in spalla dagli amici che indossavano la stessa maglia bianca con la sua fotografia e la scritta sulle spalle «Rimarrai sempre con noi!», accolto in chiesa da un lungo e struggente applauso e dalle note del brano di Eros Ramazzotti: "Puoi prendere per la coda una cometa, e girando per l'universo te ne vai, puoi raggiungere forse adesso la tua meta, quel mondo diverso che non trovavi mai…".

La cerimonia celebrata dal parroco don Marco e dai sacerdoti Salesiani di Arese

Come riportano i colleghi di Prima Milano Ovest, la chiesa di San Giovanni, in via Chiminello, non è riuscita a contenere nella mattinata di oggi, lunedì 15 luglio, tutte le persone, circa 500, che hanno partecipato alle esequie.

Una cerimonia toccante quella celebrata dal parroco di San Giovanni don Marco Prandoni insieme al diacono Salvatore Saffiotti e ai padre Salesini di Arese. Giuseppe aveva finito quest’anno a giugno la scuola e aveva ottenuto la qualifica di operatore della ristorazione.

"Caro Giuseppe, grazie per la tua voglia di essere vivo"

"Caro Giuseppe oggi siamo tutti qui per te - ha detto il parroco don Marco durante l’omelia - Vedere così tanta gente qui oggi può essere un sollievo per te e i tuoi cari. È una cosa incomprensibile e un dolore che i genitori non è giusto debbano affrontare. Facci però dire una parola che ogni giorno risuona nelle nostre chiese: grazie. Grazie per la tua vita, i tuoi sogni, le tue energie. Grazie perché ci sei stato e ci sarai. Per il tuo percorso, per la voglia di essere vivo".

All'uscita dalla chiesa lancio di palloncini in cielo

All’uscita dalla chiesa fumogeni azzurro e lancio di palloncini in cielo per accompagnare Giuseppe verso il paradiso. Poi la tumulazione al cimitero di Corso Europa.

La Procura ha chiuso il caso sull'incidente nel torrente

Sull’incidente la Procura di Sondrio non indagherà oltre, la dinamica di quanto accaduto appare già chiara. Il 17enne, che si trovava in riva al Masino insieme a tre amici, ha deciso di immergersi nelle acque del torrente improvvisamente, però, si è reso conto di non riuscire a raggiungere la riva, la corrente era troppo forte, e le acque del Masino con i suoi mulinelli lo hanno inghiottito.

La ricognizione cadaverica ha permesso di accertare che il giovane è morto a causa dell’ipotermia. Sul suo corpo nessun segno esterno, niente che faccia propendere per ulteriori indagini, quindi la Procura di Sondrio ha deciso di non procedere con l’autopsia.

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