Lavoro in nero in due aziende: sospese le attività e denunciati i titolari

Un’operazione di controllo a tappeto per contrastare il lavoro irregolare.

Lavoro in nero in due aziende: sospese le attività e denunciati i titolari
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Lavoro in nero in due aziende: sospese le attività e denunciati i titolari.

Lavoro in nero in due aziende: sospese le attività e denunciati i titolari

SAN DONATO MILANESE - Quattordici lavoratori in nero scoperti negli ultimi giorni dalla Guardia di Finanza milanese in due imprese, la cui attività è stata sospesa.

Controllo a tappeto

Un’operazione di controllo a tappeto per contrastare il lavoro irregolare: durante gli accertamenti e le analisi delle banche dati, i finanzieri hanno individuato due aziende che operano nell’hinterland milanese, in cui sono stati trovati a lavorare in maniera totalmente irregolare persone di diverse nazionalità.

La prima azienda

Nel primo caso, i finanzieri della Compagnia di Paderno Dugnano hanno concentrato l’attenzione su un’attività commerciale gestita da un italiano, titolare di una ditta specializzata nel confezionamento di biancheria. Quando le Fiamme Gialle hanno fatto ingresso in azienda, hanno trovato sette lavoratrici, italiane e rumene, senza regolare contratto. Per nessuna il datore aveva provveduto alle necessarie registrazioni. Oltre alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative, è stata avanzata alla competente Direzione Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale. Una richiesta prevista quando viene rilevata la presenza nei locali aziendali di un numero di lavoratori irregolari superiore al 20% del totale.

Il secondo caso

Nell’altro caso sono intervenuti i finanzieri della Compagnia di Melegnano, che hanno avviato un controllo nei confronti di una ditta individuale, con sede a San Donato Milanese, che opera nel settore della panificazione. Entrando nei locali aziendali nelle prime ore della mattina, i militari hanno trovato presenti anche in questo caso sette lavoratori, di nazionalità extracomunitaria, tutti irregolari. In più, quattro sono risultati anche privi di permessi di soggiorno e, quindi, una volta identificati, sono stati accompagnati negli uffici della Questura per l’avvio delle procedure di espulsione.

Favoreggiamento manodopera clandestina

In più, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lodi per ingresso e soggiorno illegale in Italia, mentre il panificatore è stato denunciato per favoreggiamento e utilizzo di manodopera clandestina. Non è tutto: considerate le condizioni carenti sotto il profilo igienico-sanitario in cui sono stati trovati i locali aziendali, è stata chiamata anche l’Agenzia di Tutela della Salute di Milano per i successivi approfondimenti.

Non solo contrasto all'evasione

Con questi servizi la Guardia di Finanza “non solo contrasta l’evasione e lo sfruttamento di lavoro irregolare – dicono i finanzieri – ma assicura la giusta tutela alle aziende che agiscono nel rispetto delle regole e che rischiano di subire la concorrenza sleale di chi cerca di essere illecitamente più competitivo evadendo il fisco e gli obblighi contributivi e previdenziali”.

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