il "caso"

La Casa di Babbo Natale non si farà: esplode la polemica

Se da una parte c’è chi dà ragione al Comune, dall’altra i sostenitori della casa di Santa Klaus continuano a sottolineare la validità del progetto

La Casa di Babbo Natale non si farà: esplode la polemica
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Dopo sette anni, la Casa di Babbo Natale, ormai divenuta appuntamento fisso nel periodo natalizio a Trezzano sul Naviglio, non si farà: esplode la polemica sui social. (immagini da pagina Facebook "La casa di Babbo Natale-Trezzano sul naviglio")

La Casa di Babbo Natale di Trezzano non si farà

TREZZANO SUL NAVIGLIO – La Casa di Babbo Natale che ogni anno, da sette edizioni, veniva realizzata a Trezzano non si farà. La decisione è stata comunicata dall’artista Giorgia Distefano attraverso un video-racconto, nei giorni scorsi, commentato da decine di persone.

Dopo il video dell'annuncio esplode la polemica

“La bellissima parata con costumi sfarzosi, il nostro Babbo Natale e Mamma Natale, i trampolieri: non ci saranno. L’opera era interamente costruita a mano, per regalare momenti magici a grandi e piccoli. Oggetti scelti con amore, vestiti cuciti uno a uno, un’attenzione particolare a tutti i dettagli. Perché i ricordi che doniamo ai bambini sono preziosi”, ha ricordato l’artista che costruiva minuziosamente la dimora di Natale, tutta con materiali di riciclo lavorati per dare loro una nuova vita.

L’attenzione alla sostenibilità era trasmessa dall’artista anche ai più piccoli, attraverso laboratori e incontri per parlare di riciclo creativo e di rispetto dell’ambiente, in particolare con le scuole del territorio. Migliaia i visitatori che ogni anno hanno popolato la Casa di Babbo Natale, che hanno partecipato alla caratteristica sfilata e alle iniziative proposte da Distefano e dal suo staff. La Casa di Babbo Natale piaceva molto e rendeva orgogliosi i trezzanesi, in base ai commenti che hanno popolato i social in questi giorni.

Il botta e risposta sui social

“Un capolavoro artistico che attirava tantissime persone, anche da fuori Milano – hanno espresso alcuni cittadini –, è inspiegabile: perché l’Amministrazione non ha garantito la continuità di questo progetto, scegliendo di destinare il budget per gli eventi natalizi ad altro?”.

A rispondere, ci ha pensato proprio l’Amministrazione:

“Una bufera di polemiche si è abbattuta in questi ultimi giorni sulla decisione del Comune di non patrocinare l’iniziativa della casa di Babbo Natale. Rispondiamo alle critiche di alcuni, di aver "chiuso i rubinetti" per questa iniziativa, evidenziando prima di tutto l’autonomia delle nostre scelte. C’è infatti un programma di eventi che abbiamo stilato per i cittadini in occasione delle festività natalizie, e abbiamo valutato semplicemente altre opportunità. Opzioni che dal nostro punto di vista sono altrettanto valide e per cui sono stati stanziati dei fondi. I promotori dell’iniziativa della Casa di Babbo Natale, in modo inaspettato e ingiustificato hanno aumentato la richiesta di erogazione, quest'anno più che triplicata, passando dai 3mila euro degli scorsi anni ai 10mila euro. Alla richiesta di maggiori delucidazioni sull’incremento del contributo non ci hanno fornito risposte esaustive e rassicuranti anzi ci è stato comunicato che visti i tempi ristretti non avrebbero potuto realizzare la casa di Babbo Natale. Non è dunque una questione di "chiusura dei rubinetti" ma una scelta precisa di rivedere gli eventi in programma per le festività natalizie”.

Ma le polemiche non si sono fermate.

Se da una parte c’è chi dà ragione al Comune, dall’altra i sostenitori della casa di Santa Klaus continuano a sottolineare la validità del progetto e il desiderio che quel contributo venga destinato alla realizzazione, invece di dedicarlo a “luminarie e agenzie di eventi”. L'assessore Di Bisceglie ha chiarito che la questione passa anche dalle “rendicontazioni, per giustificare l’aumento di spesa, e nei bilanci non si arrivava nemmeno lontanamente alla cifra richiesta. C’è la questione dei contributi privati, offerte che in teoria andavano all’associazione. Essendo pubblica amministrazione non ce la siamo sentita di elargire un contributo a caso, oltre il triplo dello scorso anno. Ci siamo messi a disposizione, ma le condizioni non accontentavano la richiesta degli organizzatori”.

L'artista ha sottolineato tutto il lavoro che c’è dietro la realizzazione della Casa e dell’evento e che “il contributo non viene interamente in tasca a me, ma per tutto lo staff, l’impegno, le persone formate, le visite guidate, i noleggi, la gestione della comunicazione, il lavoro immenso che c’è dietro l’organizzazione di tutti gli eventi. Chiedevo solo collaborazione per lo svolgimento di un progetto così grande e così apprezzato, con valori umani importanti”.

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