Incidenti sulla Strada Consortile, "Basta, ora un tavolo sulla sicurezza"

L'ultimo incidente pochi giorni fa: 8 feriti e un massiccio intervento di mezzi di soccorso.

Incidenti sulla Strada Consortile, "Basta, ora un tavolo sulla sicurezza"
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Incidenti sulla Strada Consortile, "Basta, ora un tavolo sulla sicurezza".

Incidenti sulla Strada Consortile, "Basta, ora un tavolo sulla sicurezza"

OPERA – L’ultimo incidente, avvenuto pochi giorni fa, il 31 agosto, lungo la Strada Consortile che porta da Opera a Rozzano, ha attivato ambulanze, vigili del fuoco, personale medico, carabinieri, polizia locale e volontari della protezione civile. Un pool che ha lavorato in sinergia per prestare aiuto ai feriti coinvolti e mettere in sicurezza la strada, ripristinandone le condizioni.

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8 Feriti e traffico paralizzato

Per fortuna, nessuno degli otto feriti è risultato in pericolo di vita, ma si è reso necessario il controllo in ospedale per tutti. Le carreggiate sono rimaste paralizzate per diverso tempo e molti hanno sollevato polemiche sulla pericolosità della strada .

Le parole del sindaco Nucera

“Basta incidenti, serve un tavolo per parlare di sicurezza – annuncia sui social il sindaco Antonino Nucera –. Non possiamo continuare ad assistere, passivamente, ai numerosi incidenti che si verificano sulla consortile: occorre un intervento tempestivo prima che sia troppo tardi. Per questo chiederò la convocazione di un tavolo con gli enti competenti per affrontare congiuntamente il problema che, dal mio punto di vista, va analizzato sotto due aspetti differenti ma complementari: quello della sicurezza stradale e quello della salvaguardia di uno degli ultimi territori a vocazione agricola del Sud Milano.

"L'automobile può trasformarsi in un'arma”

Inoltre – aggiunge il primo cittadino –, permettetemi un pensiero: come enti facciamo di tutto per garantire la sicurezza stradale sia dal punto di vista concreto, posizionando limiti di velocità o intervenendo con dossi o una particolare segnaletica verticale e orizzontale, che da quello culturale, promuovendo la cultura del rispetto del codice della strada e quella della mobilità leggera. Ma occorre che anche gli automobilisti siano consapevoli che quando si mettono al volante devono prestare tutta l'attenzione possibile e non distrarsi. L'automobile può trasformarsi in un'arma”.

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