Vittima di bullismo social?

Il tiktoker Davide Garufi si toglie la vita a 21 anni, gli amici e i follower: "Lo hanno distrutto gli hater"

La Procura di Monza ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio e sta vagliando possibili implicazioni di terze persone

Il tiktoker Davide Garufi si toglie la vita a 21 anni, gli amici e i follower: "Lo hanno distrutto gli hater"
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Tragedia a Sesto San Giovanni: il tiktoker Davide Garufi si toglie la vita a 21 anni. Era molto conosciuto su TikTok:  si indaga su possibili episodi di bullismo social.

Davide si è tolto la vita a 21 anni

SESTO SAN GIOVANNI - Davide Garufi, 21 anni, si è tolto la vita il 19 marzo nella sua abitazione a Sesto San Giovanni, utilizzando la pistola d’ordinanza del padre, agente della polizia penitenziaria.

Si è ucciso con la pistola di ordinanza del padre

Giovane addetto alle vendite in un negozio di articoli sportivi, era molto seguito sui social, in particolare su TikTok, dove aveva condiviso il suo percorso di transizione, prima come donna transgender e poi come persona non binary.

Amici e follower non hanno dubbi sulle cause che hanno portato alla tragedia: "Non ha retto il peso degli insulti. Era vittima di bullismo e odio online. È morto anche a causa di chi lo ha attaccato ogni giorno", come riporta il Giorno.

Il suo percorso come donna transgende raccontato su TikTok

Davide aveva scelto TikTok non solo per svago, non postava balletti o battutine divertenti, ma lo utilizzava come spazio in cui raccontare il suo percorso di ricerca dell’identità di genere. Tuttavia, oltre a trovare supporto da parte di molti utenti, è stato bersaglio di attacchi feroci, tra insulti transfobici e messaggi di odio. Anche dopo la sua morte, il cyberbullismo non si è fermato: "Ha fatto bene", ha scritto qualcuno.  C’è persino chi lo ha accusato di aver inscenato il suicidio per ottenere visibilità.

L’indagine della Procura

La Procura di Monza ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, mentre i carabinieri stanno analizzando il suo cellulare e i profili social per individuare chi potrebbe aver contribuito alla sua sofferenza. Verranno passati al setaccio commenti, testimonianze e messaggi offensivi. "Lo insultavano durante le dirette, lo deridevano, gli dicevano che era ridicolo. Davide è morto per colpa di chi lo ha tormentato dietro uno schermo", sostengono i suoi sostenitori.

Le reazioni

La vicenda ha scatenato reazioni accese. Sinistra Italiana ha parlato di "una morte figlia dell’intolleranza e di una cultura tradizionale che non accetta la diversità", mentre Daniele Durante, responsabile per i diritti nella segreteria milanese del partito, ha dichiarato: "Non considero la sua morte un suicidio, ma un omicidio morale. La nostra società ignora il devastante impatto del bullismo online su chi sta affrontando un percorso di autodeterminazione".

Anche il Comune di Sesto San Giovanni ha espresso sgomento. "Siamo stati avvisati di quello che è successo. Siamo vicini alla famiglia che già aveva dovuto subire e affrontare la perdita di un’altra figlia. Siamo rimasti sconvolti anche noi", ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Aiosa.

Un viaggio difficile, tra speranze e dolore

Davide aveva avuto il coraggio di raccontarsi sui social. Nel 2021 aveva fatto coming out come donna transgender, presentandosi ai suoi follower con il nome di Alexandra. Successivamente aveva iniziato la terapia ormonale, condividendo emozioni e difficoltà del cambiamento. Poi aveva scelto di tornare al suo nome di battesimo, riconoscendosi come non binary e adottando il nickname Alex D’Ambrosio.

L’odio sui social

Il suo percorso aveva generato empatia in molti, ma anche odio da parte di altri. “Ma perché parli?”, “Non ti vergogni?”, “Sparisci”, erano solo alcuni dei commenti che riceveva costantemente. Insulti che non si limitavano alla sfera virtuale, ma che lo accompagnavano anche nella vita di tutti i giorni.

"Sul suo stesso social ora si trovano video di persone che esultano per la sua morte", ha scritto Sante Cristoforo, giovane che lo aveva conosciuto tramite TikTok. "Davide era transgender. Davide è". Il dolore per la sua scomparsa continua a riecheggiare tra i suoi amici e follower. "Davidino, ora puoi finalmente riposare in pace", ha scritto un’amica. "Noi continueremo a lottare per un mondo migliore".

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