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Il dentista piromane visto davanti alla palestra che bruciò due anni fa: scatta l'ordine restrittivo

La popolazione è preoccupata per la presenza in zona dell'uomo

Il dentista piromane visto davanti alla palestra che bruciò due anni fa: scatta l'ordine restrittivo
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E' stato richiesto un ordine restrittivo per il dentista che diede fuoco a una palestra due anni fa, che ha poi ottenuto gli arresti domiciliari.

Il dentista piromane visto davanti alla palestra che bruciò due anni fa

BUCCINASCO – Sono tornati alla mente i brutti ricordi, ancora vivi e dolorosi, di quella notte in cui i due proprietari della palestra Fit Boutique hanno visto andare in fumo i sogni e i sacrifici fatti. Ad appiccare il fuoco, a fine maggio 2021, era stato il dentista G.L.B., 69 anni, con la complicità della compagna. Lo aveva fatto per “punire” l’insegnante di pilates che aveva lo studio sopra la palestra in via degli Alpini, con cui aveva avuto in passato una relazione.

Poteva essere una strage

L'uomo aveva provato più volte a dare fuoco alla struttura, in modo studiato e pericoloso. Fino a quando ha cosparso di liquido infiammabile il perimetro dell’edificio e ha innescato una miccia a lenta combustione, mandando in cenere la palestra.

Poteva essere una strage: i tubi del gas erano vicinissimi alle fiamme. Il dentista era stato arrestato dopo serrate indagini dei carabinieri e condannato a sei anni. Dopo due anni ha ottenuto i domiciliari, ma quello che preoccupa i proprietari della palestra e gli abitanti del quartiere è la sua presenza, notata proprio di fianco all’edificio che ha mandato in cenere.

Scatta l'ordine restrittivo

I proprietari hanno sporto denuncia e ottenuto dal giudice di sorveglianza un ordine restrittivo che impedisce ora al dentista di avvicinarsi alla palestra: deve stare a 300 metri di distanza dai luoghi che ha dato alle fiamme. Ma non basta per far passare la preoccupazione:

“Siamo spaventati – raccontano i proprietari della Fit Boutique –, è tornata la paura, proprio ora che pensavamo di essere usciti da questo incubo. Abbiamo fatto tanti sacrifici per ricostruire tutto: il suo gesto ha provocato oltre 150mila euro di danni, senza contare la paura, lo stato mentale, l’ansia che abbiamo vissuto per tanto tempo. Ora siamo preoccupati”.

Preoccupazione generale

Un pensiero che condivide anche il sindaco Rino Pruiti:

“Nel rispetto delle leggi e delle decisioni della magistratura – commenta il sindaco – non possiamo che condividere la preoccupazione dei residenti e dei cittadini che in questi giorni hanno incontrato l’autore dell’incendio della palestra di via degli Alpini, anche nei pressi della stessa struttura che ha distrutto. Pur nelle libertà che la legge gli consente, consideriamo davvero inopportuno che frequenti quei luoghi e speriamo che non accada più. Confidiamo anche sull’attività di controllo delle forze dell’ordine a tutela della sicurezza e della serenità della nostra cittadinanza”.  

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