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Il Comune di Buccinasco fa appello per il cortile di via Nearco

Dopo la decisione del giudice che ha deciso che il cortile può essere usato anche dalla famiglia Papalia, il Comune di Buccinasco ha deciso di ricorrere in appello chiedendo la sospensione del provvedimento.

Il Comune di Buccinasco fa appello per il cortile di via Nearco
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Non è evidentemente ancora arrivata a conclusione la vicenda del cortile conteso di via Nearco:  dopo la decisione del giudice che ha deciso che il cortile può essere usato anche dalla famiglia Papalia, il Comune di Buccinasco ora fa appello.

Cortile conteso di via Nearco: il Comune fa appello

BUCCINASCO – Il sindaco Rino Pruiti prova il tutto per tutto. Dopo la decisione del giudice del Tribunale di Milano di consentire anche alla famiglia Papalia di accedere al cortile della villetta di via Nearco, il Comune ha deciso di ricorrere in appello, chiedendo la sospensione del provvedimento.

La vicenda del cortile di via Nearco

Si parla del cortile conteso, la porzione esterna alla villetta per metà confiscata alla famiglia Barbaro, legata ai Papalia da vincoli matrimoniali, e per metà abitata da Adriana Feletti (proprietaria) e Rocco Papalia. Il cortile, nelle carte delle confische, non risulta sequestrato, quindi la famiglia Papalia ne ha rivendicato l’uso. Permesso accordato dal giudice, dopo anni di battaglie e burocrazie. Ora, il sindaco ha deciso che proverà a ricorrere in appello.

Il sindaco Pruiti fa il punto della situazione

“Per l'ennesima volta - dichiara il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti - ho inviato una richiesta di aiuto all'Agenzia dei beni confiscati e al Prefetto di Milano con cui ho un appuntamento nei prossimi giorni. Intanto la Giunta comunale darà mandato al nostro avvocato di impugnare la sentenza civile che ci ha condannato ad aprire il cancello che ci costringerebbe a condividere con la famiglia Papalia lo spazio del cortile di via Nearco. Con il ricorso, chiederemo alla Corte d'Appello anche di sospendere subito la sentenza in modo da poter continuare a gestire il bene.

I progetti pronti da realizzare nell'immobile

Se la Corte ci darà ragione, infatti, abbiamo già in mente alcuni progetti da realizzare in questo immobile dal significato così importante e simbolico, in modo che resti un presidio di legalità: pensiamo di creare alloggi per le forze dell'ordine, di dare una sede all'Associazione Nazionale Carabinieri che aprirà a breve una sezione proprio a Buccinasco e realizzare altri progetti di carattere sociale.

Nella malaugurata ipotesi che dovessimo soccombere in tribunale – conclude il sindaco –, chiederò immediatamente al Consiglio comunale di deliberare la restituzione del bene allo Stato”.

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