I narcos a Cesano: 5 chili di cocaina in un mese. Gli arrestati e i dettagli dell'operazione
“Il gruppo ha realizzato una struttura collaudata particolarmente efficace nelle operazioni di compravendita della sostanza stupefacente”, scrivono gli inquirenti.
I narcos a Cesano: 5 chili di cocaina in un mese. Gli arrestati e i dettagli dell'operazione.
I narcos a Cesano: 5 chili di cocaina in un mese. Gli arrestati e i dettagli dell'operazione
CESANO BOSCONE - Ognuno aveva il suo compito, il suo ruolo preciso nell’organizzazione che smerciava chili di cocaina tra Cesano Boscone e il quartiere Giambellino.
Gli arrestati
A capo del gruppo, c’erano i due fratelli Pasquale e Michele Lapalombella, residenti a due passi da Cesano. Con loro, anche l’albanese Ervis Bushi, residente al Giambellino, il tassista Roberto S., che utilizzava il suo veicolo per i passaggi tra trafficanti, sperando così di non dare nell’occhio, e Francesco Terlizzi detto Sandokan, residente a Cesano, quartiere Giardino.
La partita di cocaina: come e da chi veniva gestita
In concorso tra loro, si legge nelle carte dell’ordinanza firmata dal gip Carlo Ottone De Marchi, ricevevano e detenevano almeno 5 chili di cocaina. Pasquale Lapalombella e Bushi ricevevano e detenevano l’intera partita, poi il primo manteneva rapporti con l’acquirente Terlizzi e organizzava le cessioni, mentre l’albanese si occupava anche del confezionamento della sostanza.
Michele Lapalombella, invece, custodiva lo stupefacente nella sua abitazione e perfezionava il confezionamento. Il tassista metteva invece a disposizione il proprio veicolo per accompagnare gli interessati al bar Chicco d’Oro di Cesano (già chiuso dal questore lo scorso anno per presenza di pregiudicati, tra i soci accomandanti c’è proprio Terlizzi su cui gravano precedenti in materia di stupefacenti).
Narcos di Cesano arrestati: i dettagli delle indagini
Le indagini della Squadra Mobile della Questura sono partite da Roma, dove risiedeva un altro gruppo di trafficanti collegati a Lapalombella, individuato grazie all’analisi dei tabulati telefonici. Giri intensi nei traffici di droga che i fratelli Lapalombella
La positività al test antidroga
Ma gli va male: il primo test a cui si sottopone Pasquale, a inizio marzo del 2021 è negativo, due settimane dopo risulta positivo. “Colpa di Ervis – Bushi, ndr –, vieni vieni, mi ha detto, mi ha fatto entrare nel bagno piccolo” mentre stava tagliando la sostanza. Quindi, all’esame del Sert del 16 marzo, Lapalombella risulta positivo al test antidroga. “Mi hanno detto di dire che la uso, meglio usarla che toccarla o averci a che fare”, confida al fratello. Tutti elementi che chiariscono bene i giri e i “lavori” del gruppo.
L'importante ruolo delle intercettazioni e delle telecamere
Le intercettazioni non hanno lasciato incertezze: tante le conversazioni tra i componenti del gruppo che hanno messo in luce i grossi traffici di cocaina e le modalità di trasporto e smercio. Così come le immagini delle telecamere, che immortalano scambi e viaggi, usando il taxi per passare inosservati. “Non posso scendere a 40”, diceva Pasquale a Franco – Terlizzi –, concordando il prezzo, in migliaia di euro, della droga. Lunghe trattative, concluse con patti di scambi e consegne.
Il controllo del taxi con a bordo la staffetta per la consegna
I piani si sgretolano quando i poliziotti procedono a un controllo del taxi, con a bordo la staffetta per la consegna, trovandogli 750 grammi di cocaina. “Porca puttana, no, no, siamo fottuti, lo arrestano”, grida Pasquale che stava seguendo i movimenti del taxi. Poi torna a casa e dà ai familiari istruzioni per portare via i soldi: “Muoviti, muoviti, ora arrivano tutti qua, se la cantano, butta i sottovuoti, i bilancini”.
Un’organizzazione “rigorosamente strutturata in ruoli e funzioni"
Un’organizzazione “rigorosamente strutturata in ruoli e funzioni”, scrivono gli inquirenti. “Il gruppo ha realizzato una struttura collaudata particolarmente efficace nelle operazioni di compravendita della sostanza stupefacente”, con al vertice, anche per i diversi precedenti penali per reati della stessa specie, Pasquale Lapalombella. Carcere per i fratelli, Bushi e Terlizzi. Arresti domiciliari per il tassista.