I funerali di Luis a Trezzano, dolore e lacrime: "Ti hanno chiamato da lassù, gli serviva uno buono come te"
Oltre 200 persone hanno voluto essere presenti per l'ultimo saluto all'uomo ucciso accoltellato al Carrefour di Assago lo scorso 27 ottobre.
Si sono svolti nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 novembre, i funerali di Luis a Trezzano, scomparso dopo il folle accoltellamento al Carrefour di Assago. Dolore e lacrime alla cerimonia: "Ti hanno chiamato da lassù, gli serviva uno buono come te".
I funerali di Luis a Trezzano, dopo l'accoltellamento ad Assago
TREZZANO SUL NAVIGLIO - “Quando mi arrivava la chiamata da altri punti vendita e mi dicevano: ci serve uno bravo, io mandavo sempre Luis, senza pensarci un attimo – ricorda il collega e amico –. Era lui il più bravo. E lui rispondeva sempre sì, senza esitare. C'era sempre. Ora Luis, mi sa che hai ricevuto una chiamata molto più in alto di noi. Da lassù avranno detto: ci serve uno buono qua in alto, con urgenza. E tu Luis sei andato, non hai mica esitato. Neanche questa volta”.
Il dolore dei colleghi e dei familiari
Ai colleghi si spezza il cuore. Chiudono le lacrime nei fazzoletti, si stringono a Federico, il papà di Luis, e alla compagna, Federica, con la schiena piegata dal dolore che non si riesce a spiegare per chi non l’ha vissuto. C'è il senso di ingiustizia che combatte con lo strazio, la certezza che non se lo meritava di morire così Luis Fernando Ruggieri, ucciso a coltellate al Carrefour di Assago il 27 ottobre.
L'omelia di padre Paolo
Don Paolo richiama l’immagine di Gesù sulla croce, con il sole che si eclissa, come buio è il volto di chi ha conosciuto Luis. “Se potesse parlare ora – ha detto padre Paolo – Luis direbbe grazie. Grazie per essere qui. Ora cercate di mettere in pratica quello che ha fatto lui: dare onore alla propria vita, anche di fronte alle difficoltà. Luis si è impegnato per vivere la sua vita, ha sorriso e gioito e ci direbbe ora di fare tesoro di quello che ci sta lasciando, una vita piena. Una vita fatta di piccole cose e gesti generosi. Del rispetto con cui coltivava le sue relazioni, il lavoro. Cercate di seguire il suo esempio e sorridere alla vita, perché Luis ha sorriso e l’ha resa sacra”.
Il parroco parla anche di “responsabilità. "Ciascuno sappia prendersi le proprie. Certe cose non avvengono se ciascuno di noi fa il suo passo. Dobbiamo fare in modo, ciascuno come può, che queste cose non succedano mai più. Non voglio colpevolizzare nessuno, ma invitare a un esame di coscienza. Fermiamoci e riflettiamo, perché quello di Luis è un martirio”.
Le parole di vicinanza del vicesindaco Spendio
Il vicesindaco Mimmo Spendio porta il messaggio di vicinanza di tutta la comunità alla famiglia. “Nulla è come prima quando siamo travolti dal dolore. Indietro non si torna. Muore qualcosa in ognuno di noi e la comunità si impoverisce. Per questo serve una vicinanza silenziosa, il ricordo, la memoria. Il sostegno che alimenta la speranza e dà la forza di proseguire il cammino”.
Al suo fianco c’è l’assessore di Assago Marco La Rosa e il consigliere di Città metropolitana Simone Negri, uniti ad altre 200 persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a “un uomo buono, un professionista determinato, era riuscito a laurearsi con tanto impegno. Quanto ci ha insegnato. E quanto ci lascia”.
Dolore e rabbia per quanto accaduto
Rimane la rabbia, espressa anche da Christophe Rabatel, ceo di Carrefour Italia: “Una tragedia. Ci uniamo al dolore della famiglia, dei colleghi e degli amici. Non si può morire in questo modo”.
Lo pensano tutti in quella cerimonia di dolore e lacrime, dello strazio di papà Federico che non riesce neanche a camminare tanto il peso che porta sulla schiena. Ci sono gli abbracci per Federica, la compagna che stringe tutti e con gli occhi liquidi sussurra grazie.
Ci sono gli applausi che dicono a Luis grazie per quello che sei stato. Ci sono i fiori, tanti. Le corone enormi, come grandi abbracci di colore che avvolgono tutto. E in tutto quell’amore profondissimo, il dolore, per un istante solo, uno soltanto, scompare.