Guasto al riscaldamento, scuola chiusa dalla dirigente. Il sindaco: "Scelta sbagliata"
Scuse e puntualizzazioni sul guasto all’impianto di riscaldamento da parte del sindaco Negri.
Guasto al riscaldamento, scuola chiusa dalla dirigente. Il sindaco: "Scelta sbagliata".
Guasto al riscaldamento, scuola chiusa dalla dirigente. Il sindaco: "Scelta sbagliata"
CESANO BOSCONE – Scuse e puntualizzazioni sul guasto all’impianto di riscaldamento che ne ha impedito il corretto avviamento stamattina al plesso Dante Alighieri di via Kennedy. Il sindaco Simone Negri parte dalle scuse “alle famiglie coinvolte. Un problema di natura elettrica che ha riguardato un blocchetto dell'interruttore della trifasica, quindi la caldaia è rimasta senza alimentazione. Purtroppo sono fatti imprevedibili e capitano – spiega Negri –. Alla luce di questo, la dirigente ha deciso di far uscire anzitempo i bambini dalla scuola. Sono stato raggiunto da una chiamata della responsabile scuole comunale alle 11.20 venendo a conoscenza del guasto e della scuola al freddo, dell'intervento in corso da parte dei tecnici e della presenza di alcuni genitori fuori dalla scuola. Per scrupolo sono andato a scuola a verificare la situazione”.
Il sopralluogo del sindaco
Solo in quel momento il sindaco ha appreso della “decisione di chiudere la scuola e ho trovato un notevole numero di genitori tra il passaggio coperto che permette l'ingresso all'edificio e nelle vicinanze del cancello. Verificata la presenza dei tecnici del riscaldamento, che sostenevano di non aver trovato problemi riconducibili all'impianto, ho chiesto di misurare le temperature nelle aule alla presenza di un agente della polizia locale, ai fini della certificazione”. Pur con le finestre con la ribaltina aperta e il riscaldamento non funzionante, “il "gelo nelle classi" era di 19.3°C al piano terra e in 20.1°C al primo piano. C'è da considerare che erano le 12 in punto ed è del tutto probabile che nelle prime ore di lezione facesse più freddo”.
"Credo che si sia fatto più danno ad alunni e famiglie"
Il sindaco solleva tuttavia una questione: “I guasti non dovrebbero capitare, ma quando capitano vanno gestiti e per conto mio credo che si sia fatto più danno ad alunni e famiglie mandando tutti a casa, facendo rientrare molti genitori di corsa dal lavoro, creando assembramenti nei pressi della scuola, piuttosto che lasciar proseguire le lezioni con temperature sì non ottimali ma quantomeno tollerabili, anche alla luce del fatto che i tecnici stavano operando e che possibilmente la situazione si sarebbe sbloccata nel corso della giornata”. Insomma, secondo il sindaco la scuola non andava chiusa, come invece ha fatto la dirigente. “Speriamo non ricapiti – prosegue Negri –, ma nel caso dovesse riproporsi in quel plesso o altrove, spero di essere almeno consultato prima di arrivare a chiudere una scuola. Anche perché, in tal caso, oltre a un doveroso sopralluogo congiunto, avrei quantomeno potuto predisporre il servizio della polizia locale per l'evacuazione. Intanto mi preme risalire al "procuratorediallarme-1" ossia chi nella scuola ha pensato bene di avvisare direttamente i genitori, probabilmente tramite il più classico dei messaggi nelle chat, delle "classi al gelo", prima della dirigente, dell'Amministrazione comunale e della polizia locale. È del tutto evidente che i danni patiti nel corso della giornata, oltre a tutti i pasti pronti ma non erogati, vadano contestati a lui. Spero che il problema venga risolto entro sera. Ve ne daremo comunque comunicazione”.
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