Giovani fermati al parco, uno si rifiuta di dare i documenti e inveisce contro i poliziotti
E' accaduto durante i controlli intensificati dal Questore nel giorno di Pasquetta.
Giovani fermati al parco, uno si rifiuta di dare i documenti e inveisce contro i poliziotti.
Giovani fermati al parco, uno si rifiuta di dare i documenti e inveisce contro i poliziotti
MILANO – A Pasqua e Pasquetta, nell’ambito dei servizi di vigilanza disposti dal Questore per assicurare l’osservanza da parte di tutti i cittadini delle misure di contenimento del contagio previste dal Governo, nel Parco Nord sono stati effettuati specifici controlli da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano, in sinergia della Squadra a Cavallo e dei Motociclisti Nibbio.
Fermati durante una passeggiata
Oltre a controllare cittadini che legittimamente attraversavano il parco muniti della prevista autocertificazione con motivazioni in linea con le eccezioni al divieto di spostamento, il pomeriggio di Pasquetta le pattuglie Nibbio hanno controllato tre persone, due ragazzi e una ragazza, che passeggiavano in gruppo. I tre, italiani, di età compresa tra i 24 e i 34 anni, hanno dichiarato di essere all’interno del parco per fare una passeggiata tra amici. I poliziotti quindi li hanno informati che la loro condotta violava la disposizione e che sarebbero stati sanzionati come previsto dalla norma.
Il comportamento dei ragazzi
La ragazza e uno dei due ragazzi, pur mostrandosi agitati e infastiditi dalla sanzione, si sono rivelati collaborativi con gli agenti, esibendo i propri documenti identificativi. Il terzo giovane, un italiano di 31 anni, si è mostrato invece poco collaborativo con i poliziotti, affermando che come cittadino italiano aveva unicamente l’obbligo di “esibire” il documento e non di consegnarlo fisicamente nelle mani degli agenti.
Denunciato il 31enne per oltraggio e minaccia
Gli agenti hanno tentato di convincere il ragazzo a consegnare il documento per accertarne l’autenticità, ma il 31enne ha esibito la propria patente di guida, tra l’altro deteriorata, alla distanza di un metro, continuando a far tremare volutamente la mano per disturbare la lettura del documento. Dopo diversi tentativi di richiesta del documento, ha inveito contro i poliziotti e il Governo, nonché contro le disposizioni del Decreto. Per questo, il 31enne è stato sanzionato amministrativamente e indagato in stato di libertà per oltraggio, minaccia a Pubblico Ufficiale e per essersi rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale.
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