Fontana a Corsico, ragazzo contesta il brindisi e viene insultato dal candidato leghista

Gli animi si accendono quando il giovane ricorda al governatore le vittime in Lombardia.

Fontana a Corsico, ragazzo contesta il brindisi e viene insultato dal candidato leghista
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Fontana a Corsico, ragazzo contesta il brindisi e viene insultato dal candidato leghista.

Fontana a Corsico, ragazzo contesta il brindisi e viene insultato dal candidato leghista

CORSICO – La lista Rossa Solidale Corsico aveva annunciato una protesta pacifica e così è stato: un cartellone esposto sul ponte di viale Liberazione per contestare la presenza del governatore Attilio Fontana, intervenuto per un “brindisi” a pochi giorni dalle elezioni in città, sostenendo il candidato di centro destra Filippo Errante. “Meno Fontana, più sanità pubblica”, hanno scritto gli attivisti.

“16mila morti, non c’è nulla da festeggiare"

La manifestazione si è svolta in modo tranquillo, tranne una parentesi che ha visto coinvolto un ragazzo di 34 anni, Matteo, e Cristian Mangiarotti, candidato nella lista Lega per Errante sindaco. Il giovane, sotto l’occhio della telecamere del “Fatto Quotidiano”, ha contestato il brindisi, ricordando “16mila morti, non c’è nulla da festeggiare. Tra quei morti c’era anche mio papà”.

Gli animi si accendono

Immediata la reazione dei sostenitori del candidato sindaco che hanno replicato con “e allora vai a votare quelli che facevano gli aperitivi invece di venire qui a rompere i coglioni. E la Azzolina?”. Poi, Mangiarotti, 46enne, conosciuto sul territorio in quanto volontario della protezione civile ed ex soccorritore a Buccinasco, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. “Te ne devi andare, cammina”. Gli animi si accendono.

"Ho perso mio padre. Non ho contestato Fontana"

“In modo totalmente pacifico ho sottolineato che non c’era nulla da celebrare, nessun festeggiamento da fare quando viviamo ancora un profondo lutto”, spiega oggi il ragazzo. “Ho perso mio padre in pieno lockdown, era sanissimo e se n’è andato nel giro di un mese, senza il nostro conforto perché a inizio aprile era tutto blindato e non abbiamo potuto neanche dirgli addio. Non ho contestato Fontana, consapevole che non può essere attribuita la colpa del disastro lombardo esclusivamente a lui. Ma contesto le azioni intraprese all’inizio, l’atteggiamento scaricabarile e la mancanza di capacità di prendere decisioni importanti ma impopolari. E poi, i commenti passata la fase critica. Ricordo perfettamente quel “rifarei ogni cosa” che ha pronunciato”. Per questo, il 34enne ha voluto “ricordare a Fontana e ai suoi sostenitori che non c’è nulla da festeggiare in questo momento.

Il candidato della leghista è stato allontanato

In tutta risposta, il candidato in lista Lega – Mangiarotti, ndr – mi ha detto “ricchione di merda”. Il candidato leghista è stato poi portato via e invitato a indossare correttamente la mascherina, mentre la consigliera regionale Silvia Scurati ha invitato alla calma. Presenti anche i carabinieri che hanno vigilato affinché gli animi non esplodessero. “Un ragazzo, da solo, ha fatto notare al governatore che con 16mila morti, fra cui suo padre, forse non era il caso di alzare i calici – dicono da Corsico in Comune a margine dell’episodio –. Il candidato leghista si è particolarmente distinto con insulti e atteggiamento intimidatorio dando al giovane del “ricchione di merda”. Al ragazzo va la nostra piena solidarietà”.

Le parole di Cristian Mangiarotti

Con un post sui social è intervenuto anche Cristian Mangiarotti, accusato dal giovane di avergli rivolto insulti omofobi. “Apprendo con stupore quanto riportato da alcuni organi di stampa su quanto mi si attribuisce: tutelerò la mia immagine personale e politica nonché la mia reputazione e serietà al fine di perseguire i responsabili, con qualunque modalità e a qualunque titolo abbiano concorso a diffondere tali infondate notizie. Chi si attacca a provocazioni strumentali o altro si vede che è a corto di argomenti, visto che la chiamata contro un presidente, già sotto scorta per accuse strumentali e politicizzate come quelle di ieri, ha raccolto un pugno di persone, mentre l’affetto e la folla raccoltasi attorno a Fontana dice tutto della stima di cui gode. Corsico a maggior ragione si merita un’amministrazione seria e lavoreremo in questi giorni seriamente senza farci intimidire”.

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