arrestato in flagranza

Fermato a Cesano un 26enne con un’arma da guerra carica sotto il giubbotto: sequestrati anche droga e munizioni

In via Pascoli a Corsico trovati alcuni bossoli calibro 7,62 che potrebbero esssere stati esplosi poche ore prima, forse come gesto intimidatorio nei confronti di un connazionale titolare di un’attività commerciale

Fermato a Cesano un 26enne con un’arma da guerra carica sotto il giubbotto: sequestrati anche droga e munizioni

L’Ak47, con la matricola abrasa, spuntava da sotto il giubbotto di un 26enne marocchino residente a Rozzano. E’ stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Corsico a Cesano Boscone questa mattina.

26enne fermato con un mitragliatore Ak47 col colpo in canna:

CESANO BOSCONE – Mattinata ad alta tensione a Cesano Boscone, dove i carabinieri della compagnia di Corsico hanno arrestato un giovane di 26 anni, residente a Rozzano, trovato a circolare per strada con un fucile d’assalto nascosto sotto il giubbotto e una discreta quantità di droga.

Il fermo dell’uomo dietro segnalazione di un cittadino

La pattuglia è intervenuta dopo la segnalazione di un cittadino che aveva notato un uomo aggirarsi con atteggiamento sospetto in via Fratelli Rosselli. Quando i militari lo hanno fermato, hanno scoperto che sotto il piumino il 26enne teneva un mitragliatore tipo Kalashnikov con matricola parzialmente abrasa, già caricato e con il selettore impostato per il fuoco automatico.

Sequestrata anche droga durante la perquisizione

Durante la perquisizione, è saltato fuori anche un borsello contenente circa 120 grammi di cocaina e 138 grammi di hashish, oltre a due caricatori con 21 proiettili complessivi nelle tasche dei pantaloni.

Il giovane è stato arrestato in flagranza per detenzione di arma clandestina e possesso di stupefacenti destinati allo spaccio.

A Corsico trovati alcuni bossoli

Un’ulteriore segnalazione ha portato i carabinieri in via Pascoli, a Corsico, dove sono stati trovati alcuni bossoli calibro 7,62. Secondo le prime ipotesi investigative, il 26enne potrebbe aver esploso quei colpi poche ore prima, forse come gesto intimidatorio nei confronti di un connazionale titolare di un’attività commerciale. Le verifiche sono in corso.