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Droga nascosta in un tubo di metallo: tre fermati a Milano

Un 32enne marocchino e un 63enne italiano arrestati per spaccio, coinvolto anche un 16enne che custodiva il denaro

Droga nascosta in un tubo di metallo: tre fermati a Milano
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Sono tre persone fermate dalla Polizia ieri, 8 maggio 2025, e accusati di spaccio: un 32enne marocchino e un 63enne italiano, che sono stati tratti in arresto, e un 16enne indagato e in stato di libertà.

Droga nascosta in un tubo di metallo

MILANO - Gli agenti della Squadra Investigativa del commissariato Lorenteggio, durante un servizio volto al contrasto dello spaccio di droga, hanno individuato uno stabile in via Segneri quale probabile luogo di detenzione e spaccio. Intorno alla mezzanotte, i poliziotti di via Primaticcio hanno notato il 32enne nell’atto di cedere una dose di cocaina a un cittadino italiano poi sanzionato amministrativamente; nella circostanza lo spacciatore si è avvicinato al muro di cinta dello stabile, nei pressi di una recinzione metallica, per poi prelevare la droga nascosta all’interno di un tubo di metallo.

Fermati dalla Polizia

Inoltre, durante le fasi di cessione della droga, gli agenti hanno notato il minore che più volte si avvicinava al 32enne scambiandosi qualcosa con dei cenni d’intesa motivo per il quale i poliziotti hanno fermato entrambi rinvenendo, nella disponibilità del 32enne, la somma in denaro pari a 80 euro, mentre il 16enne è stato trovato in possesso di 870 euro, denaro che avrebbe dovuto costudire per conto del 32enne in cambio di un compenso.

Infine, all’interno del tubo di metallo, sono state rinvenute altre due dosi di cocaina, corrispondenti alla dose acquistata dall’acquirente sanzionato.

Il controllo al 63enne

Ieri pomeriggio, inoltre, nel corso di un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato di via Primaticcio hanno arrestato sempre in via Segneri un 63enne italiano che era stato individuato quale persona verosimilmente dedita allo spaccio: verso le ore 14:00, i poliziotti lo hanno fermato per un controllo e, nella successiva perquisizione domiciliare effettuata anche con l’ausilio di due unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno rinvenuto 3 involucri di cocaina, un bilancino di precisione, un quaderno con nominativi, cifre e numeri di telefoni cellulari. Nei due telefoni cellulari rinvenuti, inoltre, sono state accertate diverse chat di messaggistica istantanea nelle quali venivano fissati degli appuntamenti per un caffè in cambio di transazioni su carte di pagamento ricaricabili.

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