Estorsione per il pagamento della droga, condannati Sergi e Perre

La sentenza in abbreviato ha condannato anche Pinto. Per tutti è stata esclusa l'aggravante del metodo mafioso

Estorsione per il pagamento della droga, condannati Sergi e Perre
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Estorsione per il pagamento della droga, condannati Sergi e Perre.

Estorsione per il pagamento della droga, condannati Sergi e Perre

BUCCINASCO – I tre erano finiti in carcere a settembre, accusati di estorsione ai danni del fratello di un “cliente” che aveva acquistato 300 grammi di cocaina senza pagarla. Cognomi noti sul territorio, soprattutto quelli di Francesco Sergi, 29 anni, e Giuseppe Perre, 24 anni.

La sentenza di primo grado

Famiglie che hanno stretto legami a doppio filo con le cosche dei Barbaro, dei Papalia e dei Marando di Platì. Legami con la ‘ndrangheta, quindi, che per gli inquirenti i due rivendicavano con orgoglio, tanto da configurare, nel reato di estorsione, l’aggravante del metodo mafioso. Ma per il gup Maria Vicidomini è da “escludere la sussistenza della circostanza aggravante”: così dice la sentenza di primo grado del processo in abbreviato che ha coinvolto, oltre a Sergi e Perre, anche Paolo Pinto, 41 anni, con un ruolo più marginale nell’organizzazione. I tre erano stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, con il supporto dei militari della Compagnia di Corsico. Per i reati commessi, il pm Stefano Ammendola aveva chiesto 7 anni per Pinto (estorsione e spaccio), 7 anni e 4 mesi per Sergi (estorsione) e 8 anni a Perre (estorsione e spaccio), tutti con l’aggravante dell’articolo 7: metodo mafioso.

La decisione del Gup

Ma il gup ha deciso di condannare a 4 anni e 8 mesi Pinto, assolvendolo per droga, 6 anni a Perre (estorsione e spaccio) e 4 anni e 8 mesi a Sergi per estorsione: per tutti è stata esclusa l’aggravante del metodo mafioso. Secondo le indagini, Sergi e Perre utilizzavano i cognomi pesanti delle famiglie per intimorire l’uomo sotto tiro: Francesco appartiene alla dinastia dei Sergi di Buccinasco, comandati un tempo dal feroce Paolo, condannato a sei ergastoli e morto nel 2016 dopo una lunga malattia. Il 29enne bazzicava soprattutto a Corsico: prima aveva aperto il bar Old cafè, poi, chiuse le serrande, ha iniziato a lavorare all’Oro Bianco, dove i carabinieri lo hanno arrestato a settembre. Giuseppe Perre, invece, lo avevano preso a casa sua. Era già stato arrestato lo scorso maggio per ricettazione, trovato a bordo di una minicar rubata.

Francesca Grillo

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