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Dopo il caos durante Inter-Sampdoria "chiusa al tifo organizzato" la Curva Nord

Sono anche stati emessi quattro DASPO nei confronti di altrettanti ultras nerazzurri

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Dopo che lo scorso 29 ottobre, nel corso della partita Inter-Sampdoria, dopo aver appreso la notizia dell'agguato mortale allo storico Capo Ultras della Curva Nord, hanno costretto parte degli spettatori a lasciare la curva nord, la Questura ha emesso il divieto di accesso alla curva.

"Chiusa al tifo organizzato" la Curva Nord

MILANO - Come riportano i colleghi di Prima Milano, in considerazione di quanto verificatosi sabato scorso il GOS Gruppo Operativo di Sicurezza della Questura, anche su indicazione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, ha imposto il divieto di accesso ed esposizione di striscioni, bandiere, megafoni e tamburi nella Curva Nord, per la partita Inter-Bologna prevista per mercoledì 9 novembre.

Le immagini di come alcuni ultras hanno fatto sgomberare la curva:

 

Emessi 4 DASPO

L'attività svolta dai poliziotti della DIGOS milanese, anche grazie all'analisi del sistema di videosorveglianza del Meazza – spiega la Questura - ha consentito di deferire all'Autorità Giudiziaria, per il reato di violenza privata, i quattro ultras artefici dello sgombero coattivo del secondo anello della Curva. Tra questi, un 52enne residente in provincia di Varese, pregiudicato e già destinatario di precedente Daspo, per il quale è stato emesso un Daspo di 5 anni; un 31enne milanese già indagato dalla Questura di Napoli per il possesso di artifizi pirotecnici utilizzati durante l'incontro Napoli-Inter e un 18enne milanese che, mentre esortava in modo deciso i tifosi a lasciare il settore, ne ha strattonato e spinto uno fino a farlo cadere a terra per i quali sono stati emessi due Daspo di 2 anni e un 22enne incensurato cui è stato comminato un Daspo di 1 anno.

Sorveglianza speciale per Beretta

La Questura di Milano, infine, ha visto accolta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano la misura della sorveglianza speciale per un anno e mezzo con divieto di dimora nel capoluogo lombardo richiesta il leader della curva dell'Inter Andrea Beretta.

La pericolosità sociale del 47enne, responsabile di numerosi reati quali furto, rapina, sequestro di persona, violazione della normativa sugli stupefacenti, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, è dimostrata, da ultimo in ordine di tempo – evidenzia la questura -, dall'aggressione compiuta lo scorso febbraio quando, in occasione della partita di Champions League contro il Liverpool, pur sottoposto a DASPO, lo stesso ha aggredito e ripetutamente colpito un "bagarino" impedendo che questo, colto da crisi respiratoria conseguente all'aggressione, potesse assumere un farmaco salvavita e rimanendo a lungo ad osservarlo mentre era ormai a terra, cianotico e semicosciente, senza adoperarsi in alcun modo per prestargli soccorso.

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