Difende il compagno negando le violenze, i carabinieri attivano lo stesso il "codice rosso" e le salvano la vita
La donna ha sempre giustificato il comportamento dell'uomo, ritendo che l’atteggiamento aggressivo fosse frutto di alcune cure mediche
I carabinieri del Nucleo radiomobile di Corsico non si sono fermati al racconto della donna. Davanti ai militari, ha negato di aver subito violenze, ha difeso il compagno. Anche con i lividi e le fratture, con una cartella clinica inequivocabile, ha raccontato di essere caduta dalle scale.
Nega le violenze, ma i carabinieri attivano lo stesso il "codice rosso"
CORNAREDO – Portata in una struttura protetta, per allontanarla dal compagno violento, dopo cinque giorni è andata via ed è tornata a casa dal fidanzato. “Mi aveva chiamato dicendomi che gli mancavo e che non vedeva l’ora di rivedermi”, ha raccontato ai militari. Ma i carabinieri non si sono fermati davanti ai racconti e pochi giorni fa è scattato l’arresto, eseguito dalla Stazione di Cornaredo su ordinanza di custodia cautelare del gip di Milano. Si tratta di un italiano, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti, accusato ora di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi.
Le violenze iniziate ad aprile
Il provvedimento scaturisce dall'attività investigativa, condotta dalla Stazione, che ha ricostruito una serie di condotte violente e vessatorie poste in essere dall'arrestato nei confronti della propria compagna, a partire dal mese di aprile del 2022. Le indagini hanno consentito di ricostruire sei episodi violenti, tutti nascosti dalla donna che ha sempre giustificato il comportamento dell'uomo, ritendo che l’atteggiamento aggressivo fosse frutto delle cure mediche a cui lo stesso si sottoponeva. È emersa un'escalation di violenze, iniziate prima con semplici atteggiamenti vessatori, diventati ben presto aggressioni fisiche e psicologiche, culminate con l'isolamento della vittima da tutti i suoi affetti.
I Carabinieri le salvano la vita
Un quadro abbastanza complesso: alla donna il compagno aveva tolto anche il cellulare e la riempiva di botte, tanto da provocarle diverse fratture ed ematomi. La donna, però, ha sempre sminuito con le amiche gli atteggiamenti del compagno e negato con i carabinieri di aver subito violenze. I militari sono intervenuti a giugno per l’ultimo pestaggio. La donna ha raccontato di essere caduta dalle scale, ma i carabinieri del Radiomobile hanno attivato il “codice rosso”, portandola temporaneamente in un ospedale a Milano, in attesa di essere collocata in struttura protetta, da cui, dopo cinque giorni, spontaneamente era tornata a casa del compagno che durante il ricovero l'aveva contattata. Una situazione che l’ha esposta seriamente a rischio. L'uomo è stato arrestato e portato nel carcere di San Vittore.