"Degrado al Quartiere delle Rose", l'onorevole Mammì chiede aiuto al Prefetto

Un appello al prefetto dall’onorevole Stefania Mammì.

"Degrado al Quartiere delle Rose", l'onorevole Mammì chiede aiuto al Prefetto
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"Degrado al Quartiere delle Rose", l'onorevole Mammì chiede aiuto al Prefetto.

"Degrado al Quartiere delle Rose", l'onorevole Mammì chiede aiuto al Prefetto

PIEVE EMANUELE – Un appello al prefetto dall’onorevole Stefania Mammì (Movimento Cinque Stelle) per un intervento sull’area ex Enpam.

Il Quartiere delle Rose

“Conosciuto con il nome di Quartiere delle Rose, fu costruito nel 1985 per diventare il centro direzionale del nascente polo fieristico di Lacchiarella, progetto mai realizzato perché fu preferita l'area di Rho-Pero – spiega Mammì –. Ancora oggi gli abitanti di Pieve Emanuele si ritrovano davanti alle loro abitazioni, dentro al quartiere, una cattedrale nel deserto, afflitta dal degrado, dai rifiuti e dalla criminalità”. Per questo, l’onorevole pentastellato ha deciso di scrivere al Prefetto di Milano Renato Saccone, invocando un suo intervento.

Intervento anche del Consigliere Nicola di Marco in Regione

In Consiglio Regionale, il collega coonsigliere Nicola di Marco, in una interrogazione diretta all’assessore alle Politiche sociali e abitative Stefano Bolognini, ha rivolto la proposta di  elaborare e valutare un progetto di demolizione di uno stabile del quartiere, la “Torre ex Enpam”, in via dei Tulipani, dato lo stato di abbandono e fatiscenza. L’idea è di riconvertire l’area con un piano di rigenerazione urbana, attingendo anche agli ingenti fondi sbloccati dal Governo Conte.

La lettera al Prefetto

“Illustre Prefetto – si legge nella missiva che ha inviato Mammì –, mi sento costretta a scriverle a cause delle condizioni di degrado in cui versa, da oltre 30 anni l’area Ex Enpam, ora di proprietà Aler srl, del Quartiere Delle Rose di Pieve Emanuele, caratterizzata dalla presenza di mastodontici palazzi, divenuti ormai delle cattedrali disabitate nel deserto, lasciati in preda a frequenti atti di vandalismo, occupazioni abusive e altri atti di inciviltà; per non parlare dello stato delle aree circostanti ai fabbricati, divenute delle vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere a cielo aperto. Tale situazione, oltre a comportare un pregiudizio sotto il profilo igienico sanitario, costituisce motivo di allarme sotto il profilo della sicurezza per gli abitanti degli stabili edificati nelle vicinanze. Nel corso degli anni si sono succeduti gli annunci rassicuranti di imminenti interventi di riqualificazione urbanistica  per il recupero della zona ma, a oggi, la situazione è invariata”.

Degrado nell'area interessata

“In effetti – prosegue la missiva – è vero che sono stati demoliti già diversi  palazzoni, ma lo scempio è rimasto e il recupero si è visto solo in una piccola area”. L’onorevole ribadisce la proposta del collega pentastellato Di Marco e “la demolizione della Torre, potrebbe essere accompagnata anche dall’abbattimento di altri immobili abbandonati da anni in aree di proprietà Aler e Asset srl, società controllata partecipata dell’Aler”. Mammì richiama l’attenzione del Prefetto anche sulle condizioni di degrado e abbandono dell’ex Residence Hotel Ripamonti in via dei Pini”. In ultimo, “per la Regione Lombardia il Governo Conte ha  stanziato  oltre 160 milioni di euro per i vari programmi di edilizia pubblica, mi preme invocare il Suo autorevole intervento affinché venga finalmente risolta la situazione del Comune di Pieve Emanuele,  a tutela della incolumità e sicurezza degli abitanti della zona, tramite l’attuazione di interventi specifici, che consentano di rimuovere le criticità segnalate, in particolare per restituire al quartiere decoro, salubrità e  vivibilità”.

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