Coronavirus, il bollettino di Gallera: primo giorno con numero dei ricoverati in diminuzione

Il racconto di Mattia, paziente 1: sono stato fortunato, perché ho potuto essere curato con strumenti e medici che ora sono sempre meno.

Coronavirus, il bollettino di Gallera: primo giorno con numero dei ricoverati in diminuzione
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Coronavirus, il bollettino di Gallera: primo giorno con numero dei ricoverati in diminuzione.

Coronavirus, il bollettino di Gallera: primo giorno con numero dei ricoverati in diminuzione

MILANO – L’aggiornamento di oggi del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e degli assessori Giulio Gallera e Davide Caparini inizia con un messaggio di Mattia, il paziente 1.

Il racconto di Mattia, paziente 1

“Difficile fare un racconto di questa esperienza – ha detto –, ricordo il ricovero in ospedale, poi i 18 giorni in terapia intensiva me li hanno raccontati, e ancora dopo nel reparto di malattie infettive dove ho ripreso il contatto con il mondo. Io sono stato fortunato, perché ho potuto essere curato con strumenti e medici che ora sono sempre meno. Le persone devono capire che devono stare in casa. Io ho potuto tornare a vivere grazie alla professionalità di tutto il personale degli ospedali di Codogno e Pavia che mi hanno curato. Voglio solo dimenticare la brutta esperienza e tornare alla normalità”.

Fontana: Aifa sta testando l’Avigan

Il presidente Fontana ha mandato gli auguri di pronta guarigione a Mattia e ha ribadito il messaggio di rimanere a casa per evitare e soffocare la diffusione del contagio. Inoltre, il governatore insieme all’assessore Caparini, ha dato un’altra buona notizia: l’Aifa sta testando l’Avigan, il farmaco che potrebbe essere d’aiuto contro il covid-19. “Non si sa se funzioni, ma adesso potrà essere testato grazie a nostre sollecitazioni inviate a Roma affinché venisse immediatamente sottoposto a prove. La sperimentazione inizia domani, speriamo sia quello giusto”, ha detto Fontana.

Il punto sull'Ospedale in Fiera

Un collegamento con Guido Bertolaso ha fatto il punto della situazione sulla realizzazione del nuovo presidio in fiera: “Entro fine settimana prossima sarà pronto con tutti servizi diagnostici, non sarà un lazzaretto, niente capannoni con brandine. La gestione sarà affidata a un’équipe di rianimatori di primo livello. Intendiamo combattere questa battaglia fino all’ultima goccia di sudore per vincerla”.

Gallera ha annunciato che i numeri di oggi sono leggermente in calo rispetto a ieri.

“Non è il momento di cantare vittoria e rilassarci, anzi, dobbiamo essere più concentrati che mai, proprio ora che stiamo avvertendo la luce in fondo al tunnel. Vediamo un incremento leggermente in discesa: i sacrifici stanno producendo un risultato ed è il momento di intensificare ogni sforzo”. I numeri a cui si riferisce Gallera sono soprattutto quelli dei ricoverati: per la prima volta il numero è in negativo, ovvero non c’è una crescita rispetto a ieri e i dimessi sono superiori agli ospedalizzati.

I posti in terapia intensiva

Altra notizia positiva: i posti in terapia intensiva, rispetto a un mese fa, sono praticamente raddoppiati: 1.350 in totale. Per quanto riguarda il personale, sono 611 i medici già assegnati ai vari presidi, a dare nuove forze al personale sanitario.

Altra questione calda: i tamponi

“I test vogliamo farli, a chi ha bisogno, mirati, in modo selettivo. E ai medici di famiglia e ai pediatri, al personale in ospedale, appena hanno 37.5 di febbre: ci teniamo a nostro personale – ha spiegato Gallera –. Non si possono fare in modo massiccio perché sarebbe un lavoro enorme per analizzarli. Ogni giorno vengono processati 5mila tamponi, dai 22 laboratori (prima erano solo 3, ndr). Ora abbiamo chiesto ai medici di famiglia di monitorare ogni paziente che ha possibili sintomi”. In più, “i dimessi – ancora Gallera – vengono dotati di saturimetri e gli specializzandi li chiamano al telefono ogni giorno per sapere l’andamento. Dopo la dimissione dall’ospedale, vengono ospitati in alberghi e monitorati da medici e infermieri. Partiamo quindi dalla sorveglianza, poi dalla cura in ospedale e per finire nelle fasi successive, fin quando il tampone non è negativo”.

I dati di oggi

Sono 28.761 le persone contagiate a oggi, con un incremento di 1.555 persone in un giorno. Un dato in calo rispetto alla crescita di ieri. I ricoveri in ospedale sono 9.266, ieri erano 9.439, quindi 173 in meno. In terapia intensiva si trovano 41 persone in più rispetto a ieri: 1.183 in totale. Sono 614 i test ancora in corso di verifica. Sono 73.242 i test effettuati fino a oggi, di cui 42.874 sono risultati negativi. Crescono anche i decessi ma meno rispetto a ieri: sono in totale 3.776, con un aumento di 320 decessi in un giorno.

Le province

Bergamo 6.471 (+255)

Brescia 5.905 (+588)

Como 581 (+69)

Cremona 2.925 (+30)

Lecco 934 (+62)

Lodi 1.817 (+45)

Monza Brianza 1.130 (+22)

Milano 5.326 (+230)

Mantova 985 (+80)

Pavia 1.444 (+138)

Sondrio 208 (+4)

Varese 421 (+35)

I decessi

Tra Milano e provincia sono morte nove donne di 73 (de persone), 77, 81,82,83, 84, 86, 87 anni

e 43 uomini di 53, 58, 64, 66, 67 (due persone), 69, 71 (due persone), 72, 74, 75 (tre persone), 76 (cinque persone), 77 (due persone), 78, 79, 80 (quattro persone), 81 (quattro persone), 82 (3 persone), 83 (due persone), 84 (tre persone), 85, 87, 90 e 91 anni.

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