l'incontro in regione

C'è un futuro per il Centro commerciale “Porte di Milano"? Oggi l'audizione in Commissione regionale: ecco com'è andata

La proprietà si è resa disponibile a programmare le manutenzioni con una chiusura solo parziale del Centro

C'è un futuro per il Centro commerciale “Porte di Milano"? Oggi l'audizione in Commissione regionale: ecco com'è andata
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Si è tenuta in mattinata l’audizione in Regione Lombardia sulla crisi del centro commerciale “Porte di Milano”. La proprietà ha dato la sua disponibilità a programmare le manutenzioni con una chiusura solo parziale del Centro. E' stato fissato un nuovo tavolo di confronto il prossimo 9 giugno a Cesano Boscone.

Da poco conclusa in Regione l'audizione sul centro commerciale

CESANO BOSCONE - Oggi in Commissione attività produttive di Regione Lombardia si è tenuto il confronto sugli ultimi aggiornamenti relativi al Centro commerciale “Porte di Milano”.

Presente in aula anche una folta delegazione dell'amministrazione cesanese guidata dal sindaco Marco Pozza: con lui le assessore Ilaria Ravasi e Maria Pulice, con il vicesindaco Fulvio Paladini e la consigliera comunale Simona Sanfelici.

Nel corso dell'audizione la proprietà ha escluso la chiusura totale del Centro aprendo qualche piccolo spiraglio e dando la sua disponibilità a manutenzioni parziali. Ha inoltre sottolineato che i contenziosi tra proprietà e gestori non saranno elemento discriminante.

Bennet: chiusura posticipata al fine giugno

E' giunta intanto la comunicazione che la chiusura del supermercato Bennet prevista per la fine di maggio è stata posticipata al 28 giugno.

Il commento del sindaco Pozza

«Ho chiesto – commenta il sindaco Marco Pozza – di uscire dall'indeterminatezza nella quale ci troviamo oggi. Non hanno molto valore clausole sociali o ammortizzatori senza certezze sul futuro del Centro. Perché altrimenti è alto il rischio che diventi luogo di degrado e di insicurezza. Noi come amministrazione comunale confermiamo che siamo pronti a fare la nostra parte. Anche quella di individuare un accordo territoriale, analizzando insieme tutte le possibili soluzioni occupazionali sul nostro territorio per i dipendenti delle realtà commerciali all'interno del Centro, perché il nostro obiettivo principale è tutelare i posti di lavoro».

I prossimi incontri

La Commissione, presieduta da Silvia Scurati, è stata convocata su invito dei consiglieri regionali Simone Negri (Pd) e Chiara Valcepina (FdI). La Regione ha dato disponibilità a un incontro tecnico con i sindacati fin dalla prossima settimana per verificare insieme come affrontare in modo puntuale il futuro dei lavoratori. Il 9 giugno prossimo, comunque, è confermato un nuovo tavolo di confronto, proposto dal sindaco Marco Pozza alle parti già il 15 maggio scorso.

L'aggiornamento di Simone Negri

«Le incognite sono ancora tantissime - sottolinea il consigliere regionale Simone Negri - però ci sono trattative in corso e possibili soluzioni. Rassicurante il fatto che la proprietà abbia parlato di chiusura parziale per le manutenzioni necessarie al rilancio del Centro. È importante la proposta del sindaco Marco Pozza di proseguire con un tavolo territoriale che possa accompagnare il rilancio del centro commerciale con soluzioni soddisfacenti per i dipendenti tanto del supermercato quanto degli altri negozi».

Chiara Valcepina- Fabio Raimondo: “Troppe incertezze, servono risposte chiare"

Al termine della seduta la consigliera Valcepina ha espresso tutta la sua insoddisfazione per l’assenza di sviluppi concreti e per il clima di incertezza che continua ad avvolgere il futuro del centro:

“A oggi non abbiamo alcuna garanzia certa né sulla continuità del centro, né sul destino dei lavoratori. Sembra che ogni ipotesi di trattativa sia naufragata. È evidente che non possiamo permetterci il lusso dell’ambiguità: serve chiarezza, numeri precisi, tempi definiti. Parliamo di decine di famiglie coinvolte, di cittadini che rischiano di perdere un presidio fondamentale per la socialità e i servizi del territorio”, ha dichiarato Valcepina.

Fratelli d’Italia, ha ricordato il consigliere, ha già portato il caso all’attenzione del Parlamento. Il deputato del partito Fabio Raimondo ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare per alzare ulteriormente il livello dell’attenzione istituzionale: “Ci siamo attivati a tutti i livelli istituzionali – ha sottolineato Valcepina – per favorire un dialogo costruttivo tra le parti, ma anche per pretendere che i lavoratori, le loro famiglie e l’intera comunità di Cesano non vengano lasciati soli in questo momento di incertezza. Il centro ‘Porte di Milano’ non è soltanto un polo commerciale: è un luogo vivo, fatto di persone, attività e relazioni. È questa la realtà che intendiamo difendere".

Durante la commissione, Valcepina ha chiesto formalmente che venga prodotto un aggiornamento scritto contenente dati certi sul numero dei lavoratori eventualmente disponibili al trasferimento presso altri punti vendita Bennet, nonché un cronoprogramma dettagliato sulle prossime fasi.

Nessuna risposta sui numeri, nessuna garanzia sui tempi

“Purtroppo, oggi le risposte che ci aspettavamo non sono arrivate. Nessuna chiarezza sui numeri, nessuna garanzia sui tempi. È inaccettabile che a pagare questa opacità siano i lavoratori e i cittadini. Continueremo a pressare con ogni mezzo istituzionale a disposizione finché non saranno date risposte concrete e verificabili. Il tempo delle rassicurazioni è finito".

“Ringrazio Chiara Valcepina per aver voluto portare ancora una volta all’attenzione del Consiglio regionale la vicenda del centro commerciale di Cesano Boscone. - dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Raimondo - Stiamo accendendo i riflettori a tutti i livelli, compreso quello parlamentare, perché è nostro dovere lavorare per tenere aperte tutte le finestre di dialogo tra le parti per evitare una chiusura che avrebbe conseguenze in termini sociali ed occupazionali.”

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