Bullismo e aggressioni ai coetanei: applicate misure cautelari a sei 16enni
L’attività investigativa trae origine dalle denunce presentate lo scorso ottobre presso la Stazione carabinieri di Cornaredo da un compagno di classe degli indagati, il quale aveva segnalato di essere stato vittima di gravi e violente aggressioni, subite già a partire dal mese di giugno 2021.
Bullismo e aggressioni ai coetanei: applicate misure cautelari a sei 16enni.
Bullismo e aggressioni ai coetanei: applicate misure cautelari a sei 16enni
RHO – I carabinieri della Compagnia di Corsico, coadiuvati dagli omologhi comandi di Rho, Abbiategrasso e Sesto San Giovanni, all’esito di attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare per i reati di atti persecutori, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente e lesioni personali aggravate nei confronti di sei sedicenni residenti nell’hinterland sud-ovest milanese che frequentano una scuola di Rho.
CLICCA QUI PER VEDERE UNO DEI VIDEO DEI PESTAGGI
L'attività investigativa
L’attività investigativa trae origine dalle denunce presentate lo scorso ottobre presso la Stazione carabinieri di Cornaredo da un compagno di classe degli indagati, il quale aveva segnalato di essere stato vittima di gravi e violente aggressioni, subite già a partire dal mese di giugno 2021. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che gli indagati, in concorso tra loro, si erano resi responsabili di frequenti e sistematici atti di bullismo nei confronti della parte offesa (affetta da un disturbo di iperattività) e di un altro compagno di classe, posti in essere, anche senza una reale motivazione, mediante violente aggressioni (una delle vittime aveva riportato politraumi da percosse), vessazioni e gravi ingiurie, sia all’interno (anche alla presenza del personale docente) che nelle vicinanze dell’istituto scolastico, per poi riprendere le azioni criminose e diffondere i video sul canale social “Telegram”.
Le immagini caricate su alcuni gruppi Telegram
Le immagini diffuse allo scopo di ledere la reputazione delle parti offese, erano riuscite a raggiungere, in breve tempo, oltre 100mila visualizzazioni. In seguito alla denuncia, uno degli indagati era anche stato espulso dall’istituto scolastico. A carico di un indagato è stata applicata la misura del collocamento in comunità, a un altro è stata applicata la misura della permanenza in casa e a carico dei restanti destinatari la misura cautelare delle prescrizioni ingiungendo l’obbligo di permanenza in casa in orari serali/notturni, di frequentare con impegno e profitto l’istituto scolastico e di mantenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e in ambito famigliare.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad accertare la presenza di ulteriori vittime delle azioni vessatorie commesse, con lo stesso modus operandi, dal gruppo di giovani indagati.