Bomba in via Larga, gli ordigni erano due con tanto di messaggio: "scatta tra 3 minuti"
Da chiarire l'obiettivo del presunto atto intimidatorio: la compagnia navale Moby che aveva prestato allo Stato delle navi quarantena per ospitare i migranti, o il consolato del Libano.
MILANO - La polizia presente in via larga 26, dove questa mattina è scattato l'allarme bomba a causa di un pacco sospetto, fa sapere che gli ordigni erano in realtà due, composti entrambi da batterie e temporizzatore.
Bomba in via Larga, gli ordigni erano due
Uno aveva già preso fuoco prima del tempo previsto per la detonazione: non è esploso ma ha fatto una fiammata e ha annerito il bordo del marciapiede. Questi i segnali che hanno attirato l’attenzione del passante che alle 8.40 ha allertato le forze dell’ordine. Anche il titolare di un’edicola vicina ha visto una fiammata e dei piccoli scoppi. L’altro ordigno, invece, è stato fatto brillare in seguito dagli artificieri ed era anch’esso sul punto di esplodere.
Il messaggio in arabo
I due pacchi avevano al loro interno molte batterie avvolte da scotch e sopra, secondo la Digos, una scritta in arabo: “Scatta tra 3 minuti” e un numero di telefono. Le batterie ritrovate all’interno dei due pacchi erano ricaricabili 18650 da 3.7 volt, come quelle utilizzate anche per le sigarette elettroniche. Da chiarire l'obiettivo del presunto atto intimidatorio: la compagnia navale Moby che, sono le prime ipotesi, aveva prestato allo Stato delle navi quarantena per ospitare i migranti, o il consolato del Libano, presente nello stesso palazzo al civico 26, ma che non ha mai ricevuto minacce. Sono in corso ora i rilievi della scientifica.