Blitz finanzieri di Corsico in magazzino cinese: sequestrate 185mila mascherine

Maxi carico destinato alla vendita, in violazione di norme penali e amministrative.

Blitz finanzieri di Corsico in magazzino cinese: sequestrate 185mila mascherine
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Blitz finanzieri di Corsico in magazzino cinese: sequestrate 185mila mascherine.

Blitz finanzieri di Corsico in magazzino cinese: sequestrate 185mila mascherine

CORSICO – Sono circa 185mila le mascherine e filtranti facciali sequestrate dalla Guardia di finanza di Corsico. I finanzieri, guidati dal capitano Pierluigi Rochira, hanno scoperto il maxi carico destinato alla vendita, in violazione di norme penali e amministrative.

In un magazzino di Trezzano

Le Fiamme Gialle di Corsico, da giorni impegnati nel controllo delle reti distributive dei prodotti connessi all’emergenza coronavirus, hanno ispezionato un magazzino di una ditta di pelletteria a Trezzano sul Naviglio, riconducibile a un uomo di nazionalità cinese, al cui interno sono state scoperte migliaia di mascherine di vario genere, per le quali il responsabile della ditta non è stato in grado di fornire alcuna documentazione comprovante la conformità dei prodotti alla vigente normativa.

I numeri del sequestro

Nel dettaglio, sono state sottoposte a sequestro amministrativo 95mila mascherine chirurgiche e oltre 53.600 mascherine filtranti (di tipo FFP2), contenute in confezioni di plastica o cartone, riportanti unicamente scritte in cinese e prive del marchio CE, per le quali non risultava essere stata presentata alcuna autocertificazione e comunicazione all’Istituto Superiore di Sanità o all’Inail ai fini della deroga prevista.

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I finanzieri hanno inoltre sequestrato altre 30.900 mascherine chirurgiche e 5.185 filtranti facciali (di tipo FFP2) sulle quali era apposto senza le autorizzazioni il marchio “CE”, con possibile inganno  per l’acquirente che avrebbe acquistato un prodotto non di qualità. Per tutto questo, il responsabile, che non è stato in grado di esibire alcuna documentazione, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Milano per il reato di frode in commercio.

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