Blitz campo nomadi di Milano, 100mila euro in gioielli rubati.
Blitz campo nomadi di Milano, 100mila euro in gioielli rubati
MILANO – Le operazioni sono partite all’alba, stamattina, quando i carabinieri di Novara sono entrati all’interno del campo nomadi di via Bonfadini, a Milano, e hanno arrestato i capi della banda accusata di furti e ricettazione. Si tratta di sinti di origine abruzzese, finiti nelle indagini dei militari in una maxi operazione iniziata nel 2016, quando i carabinieri avevano sequestrato una fonderia clandestina di via Giacosa, sempre a Milano, dove venivano fusi catenine e gioielli d’oro rubati per trasformarli in lingotti da rivendere.
Organizzati in batterie
Batterie di ladri che agivano non solo in Lombardia, ma anche in Piemonte e in Liguria. L’hanno chiamata operazione Prometeo e si è sviluppata in diverse fasi che hanno messo in luce ripetuti furti in abitazione (oltre 500) che si sono verificati tra il 2016 e il 2018. Milioni di euro in gioielli e denaro portati via da appartamenti e ville. Le prime tre fasi dell’operazione avevano già portato all’arresto di 35 persone. Stamattina, altre sei sono finite in carcere, nel quarto e ultimo tassello dell’indagine, nominata appunto Final Cut.
Le perquisizioni di oggi
Furti messi a segno da cittadini per lo più di origini albanesi che sembravano non avere alcun collegamento tra di loro. Poi, la scoperta: tutte le bande si servivano dagli stessi ricettatori che aspettavano le batterie di ladri professionisti proprio nel campo nomadi di via Bonfadini. I militari, con il supporto dei colleghi di Porta Monforte a Milano, hanno accerchiato il campo questa mattina e hanno proceduto con le perquisizioni. In manette un 67enne, considerato il capo dell’organizzazione, il figlio e un altro famigliare. Nascosti, avevano 15mila euro in contanti e 100mila euro in gioielli ritenuti rubati. Arrestati anche altri tre personaggi legati alle batterie. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere e ricettazione.
Francesca Grillo