Bimbo caduto dalle scale e morto a scuola: maestra assolta in appello a Milano
Era stata condannata a un anno con il rito abbreviato per concorso nell'omicidio colposo del bambino.
Bimbo caduto dalle scale e morto a scuola: maestra assolta in appello a Milano.
Bimbo caduto dalle scale e morto a scuola: maestra assolta in appello a Milano
MILANO - La tragedia nell'ottobre del 2019 alla scuola elementare Pirelli di Milano. Erano le 9,30 del mattino quando il bimbo ottenne dalle maestre il permesso di uscire da solo dalla sua classe per andare in bagno.
La vicenda
Di ritorno dai servizi igienici, probabilmente "incuriosito dal vociare" dei bambini di un'altra classe che stava andando in palestra salì su una sedia girevole con le rotelle e si sporse dalla balaustra. Poi, perse l'equilibrio e cadde nel vuoto da un'altezza di circa 13 metri e mezzo. Questa la ricostruzione come si legge negli atti ufficiali.
Le accuse
Ora la maestra, che era stata condannata a un anno con il rito abbreviato per concorso nell'omicidio colposo del bambino, è stata assolta dalla V Corte d'Appello mentre il processo di primo grado con rito ordinario alla maestra di sostegno, è ancora attualmente in corso. La collaboratrice scolastica, invece, che era accusata di "non avere vigilato sulla sicurezza ed incolumità dell'alunno" aveva già scelto il patteggiamento a due anni.
La vigilanza omessa
Le due insegnanti erano accusate di avere "omesso la dovuta vigilanza sul bambino" avendogli consentito di "recarsi ai servizi igienici fuori dall'orario programmato" violando così il regolamento dell'istituto e la direttiva della scuola avente ad oggetto la vigilanza sugli alunni e non accertandosi che fosse preso in carica dalla bidella nel tragitto fra la classe e il bagno.
Il bimbo precipitò al ritorno verso la classe?
In attesa delle motivazioni, l'assoluzione della maestra sembra compatibile con una dinamica dei fatti parzialmente diversa da quella ricostruita sinora, ovvero che il bambino sia salito sulla sedia, da cui poi precipitò, non all'andata verso il bagno ma al ritorno verso la classe. La bidella aveva raccontato, tra le altre cose, di non aver potuto seguire il bambino perché distolta dal dover ancora accompagnare altri due compagni in bagno.
Se davvero fosse successo così...
Se la caduta fosse davvero avvenuta al ritorno, da un punto di vista giuridico si sarebbe spezzato il nesso di causa tra l'eventuale non accertamento da parte della maestra dell'accompagnamento effettivo da parte della bidella e la caduta mortale del bambino salito sulla sedia incustodita.